L’esperienza poetica di Paul Celan potrebbe risultare un tentativo di risposta quanto mai diretto ed esplicito alla celebre affermazione adorniana circa l’impossibilità di fare poesia dopo Auschwitz. In realtà, nel provare a “dire” l’”indicibile”, Celan ci trascina su un terreno totalmente trasfigurato che destruttura ogni intelligibilità nelle cifre enigmatiche e metatemporali del domandare e del significare poetico circa la condizione umana nel mondo e nel tempo del dopo-Auschwitz.
Il tartufo dei pazzi: la poesia al tempo di Auschwitz. Su Paul Celan / Amodio, Paolo. - STAMPA. - 6:(2004), pp. 75-118.
Il tartufo dei pazzi: la poesia al tempo di Auschwitz. Su Paul Celan
AMODIO, PAOLO
2004
Abstract
L’esperienza poetica di Paul Celan potrebbe risultare un tentativo di risposta quanto mai diretto ed esplicito alla celebre affermazione adorniana circa l’impossibilità di fare poesia dopo Auschwitz. In realtà, nel provare a “dire” l’”indicibile”, Celan ci trascina su un terreno totalmente trasfigurato che destruttura ogni intelligibilità nelle cifre enigmatiche e metatemporali del domandare e del significare poetico circa la condizione umana nel mondo e nel tempo del dopo-Auschwitz.File in questo prodotto:
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