Nello specifico della tradizione italiana, i grandi temi della linguistica settecentesca, che si articolano sostanzialmente sui rapporti tra pensiero e linguaggio e tra linguaggio e società, si intrecciano strettamente con i problemi posti dalla prassi della comunicazione linguistica e con la consapevolezza dell’importanza civile e politica del fenomeno linguistico. Ma la discussione sul linguaggio in Italia nel corso del Settecento è caratterizzata soprattutto da una straordinaria molteplicità di approcci. Accanto alle fonti linguistiche in senso stretto, fiorisce infatti un’ampia letteratura che a diverso titolo si interessa e discute di linguaggio. Questi lavori, tra i quali i manuali dedicati all'insegnamento della lingua occupano un posto di rilevante importanza, rappresentano quella che è stata definita, con una formula felice, «la linguistica dei non linguisti». Partendo dalla produzione grammaticale italiana e settecentesca in particolare, oggetto specifico di questo lavoro è la presentazione e commento di manuali didattici molto particolari, diretti all'insegnamento della lingua italiana, ma elaborati per soggetti non udenti. Come si mostra attraverso l’analisi di questi testi, essi sono il riflesso di valori culturali e ideologici molto marcati che condizionano fortemente le metodiche elaborate per l'insegnamento. Iscritti nel solco delle filosofie del linguaggio di estrazione condillachiana, alimentano il dibattito coevo sulle caratteristiche e imperfezioni della lingua (come, ad es., la variabilità della pronuncia, l'ambiguità del lessico) e sulla loro emendabilità, sul rapporto tra elemento razionale e immaginativo, sull'universalità del linguaggio etc. L’analisi del lessico mostra infine traccia di condizionamenti culturali e ideologici che trovano la loro orgine nella formazione stessa dei loro autori, per lo più appartenenti al clero, e ciò si ripercuote sulla didattica con risvolti interessanti sia sul versante della storia delle idee, sia sul versante della storia della lingua.
Funzione didattica e descrittiva delle grammatiche italiane per sordi nel Settecento / Dovetto, FRANCESCA MARIA. - STAMPA. - 9:(2010), pp. 107-120.
Funzione didattica e descrittiva delle grammatiche italiane per sordi nel Settecento
DOVETTO, FRANCESCA MARIA
2010
Abstract
Nello specifico della tradizione italiana, i grandi temi della linguistica settecentesca, che si articolano sostanzialmente sui rapporti tra pensiero e linguaggio e tra linguaggio e società, si intrecciano strettamente con i problemi posti dalla prassi della comunicazione linguistica e con la consapevolezza dell’importanza civile e politica del fenomeno linguistico. Ma la discussione sul linguaggio in Italia nel corso del Settecento è caratterizzata soprattutto da una straordinaria molteplicità di approcci. Accanto alle fonti linguistiche in senso stretto, fiorisce infatti un’ampia letteratura che a diverso titolo si interessa e discute di linguaggio. Questi lavori, tra i quali i manuali dedicati all'insegnamento della lingua occupano un posto di rilevante importanza, rappresentano quella che è stata definita, con una formula felice, «la linguistica dei non linguisti». Partendo dalla produzione grammaticale italiana e settecentesca in particolare, oggetto specifico di questo lavoro è la presentazione e commento di manuali didattici molto particolari, diretti all'insegnamento della lingua italiana, ma elaborati per soggetti non udenti. Come si mostra attraverso l’analisi di questi testi, essi sono il riflesso di valori culturali e ideologici molto marcati che condizionano fortemente le metodiche elaborate per l'insegnamento. Iscritti nel solco delle filosofie del linguaggio di estrazione condillachiana, alimentano il dibattito coevo sulle caratteristiche e imperfezioni della lingua (come, ad es., la variabilità della pronuncia, l'ambiguità del lessico) e sulla loro emendabilità, sul rapporto tra elemento razionale e immaginativo, sull'universalità del linguaggio etc. L’analisi del lessico mostra infine traccia di condizionamenti culturali e ideologici che trovano la loro orgine nella formazione stessa dei loro autori, per lo più appartenenti al clero, e ciò si ripercuote sulla didattica con risvolti interessanti sia sul versante della storia delle idee, sia sul versante della storia della lingua.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.