Maggiore correttezza nelle informazioni nutrizionali da parte delle aziende

Gli effetti negativi di una scorretta od eccessiva alimentazione stanno assumendo in tutto il mondo una rilevanza epidemiologica sempre maggiore. Risulta difficile per il consumatore moderno fare scelte consapevoli, avendo, questi, una cultura più mediatica che scientifica, queste difficoltà sono acuite dalla natura talvolta fuorviante delle indicazioni nutrizionali e salutistiche. In questo contesto il regolamento 1924/2006 si rivela oggi certamente una necessità: serve per dare chiarezza ai consumatori, confusi dai media; ma potrebbe penalizzare le piccole e medie aziende costrette a ricorrere a un ristretto repertorio di claim e, quindi, impossibilitate a differenziarsi rispetto alla concorrenza. Resta l’importanza di efficaci campagne di educazione e informazione, circa la corretta interpretazione delle etichette, visti i “seri dubbi” sulla capacità dei consumatori di valutare gli alimenti nel loro complesso.