Avviare i ragazzi allo studio di discipline scientifiche con forte componente sperimentale, come è la Fisica, significa essenzialmente contribuire alla formazione di una forma mentis scientifica adeguata alla corretta interazione con la realtà che li circonda. L’approccio sperimentale quantitativo è la base delle scienze, il provare e riprovare di Galileo, padre della metodologia alla base di tutte le scienze moderne, è tentare sensate esperienze. Le sensate (cioè concrete) esperienze consentono la lettura del gran libro della natura, che è scritto in caratteri matematici, come sostiene Galileo. L’interpretazione della natura si basa su modelli: la natura è il Gran Libro ed è dato; la questione è mettere i ragazzi in condizione di leggere tale libro. Il primo passo all’indispensabile approccio laboratoriale è l’acquisizione del concetto di misura, diretta ed indiretta, come confronto tra una grandezza e la grandezza campione. Più semplice, più quotidiano è il campione utilizzato nelle prime esperienze di misura, più forte e duratura sarà la conoscenza maturata. Ecco un primo esempio di laboratorio a costo basso o nullo, ma di grandissima valenza: misure di lunghezze di banchi usando spaghi graduati (dagli stessi studenti), centimetri da sarto, righelli etc. e confronto dei risultati ottenuti. Questo brevissimo corso offre un primo stimolo per sviluppare la fantasia e l’inventiva dei docenti nell’utilizzare materiali di riciclo e di uso quotidiano; esso si concentrerà, essenzialmente, su esperimenti di ottica: lenti di ingrandimento costruite con gocce d’acqua, lenti cilindriche realizzate riciclando vasetti di vetro o bottiglie riempite d’acqua, una camera oscura realizzata impiegando scatole di cartone, uno spettroscopio a visione diretta costruito con scatole di biscotti e vecchi CD, l’interferenza da fenditura realizzata usando puntatori laser reperibili sulle bancarelle e pellicola d’alluminio etc..
L’insegnamento della fisica e delle scienze nella scuola; proposte operative per un approccio laboratoriale low-cost / no cost / Smaldone, LUIGI ANTONIO; E., Sassi. - STAMPA. - (2011), pp. 55-73.
L’insegnamento della fisica e delle scienze nella scuola; proposte operative per un approccio laboratoriale low-cost / no cost.
SMALDONE, LUIGI ANTONIO;
2011
Abstract
Avviare i ragazzi allo studio di discipline scientifiche con forte componente sperimentale, come è la Fisica, significa essenzialmente contribuire alla formazione di una forma mentis scientifica adeguata alla corretta interazione con la realtà che li circonda. L’approccio sperimentale quantitativo è la base delle scienze, il provare e riprovare di Galileo, padre della metodologia alla base di tutte le scienze moderne, è tentare sensate esperienze. Le sensate (cioè concrete) esperienze consentono la lettura del gran libro della natura, che è scritto in caratteri matematici, come sostiene Galileo. L’interpretazione della natura si basa su modelli: la natura è il Gran Libro ed è dato; la questione è mettere i ragazzi in condizione di leggere tale libro. Il primo passo all’indispensabile approccio laboratoriale è l’acquisizione del concetto di misura, diretta ed indiretta, come confronto tra una grandezza e la grandezza campione. Più semplice, più quotidiano è il campione utilizzato nelle prime esperienze di misura, più forte e duratura sarà la conoscenza maturata. Ecco un primo esempio di laboratorio a costo basso o nullo, ma di grandissima valenza: misure di lunghezze di banchi usando spaghi graduati (dagli stessi studenti), centimetri da sarto, righelli etc. e confronto dei risultati ottenuti. Questo brevissimo corso offre un primo stimolo per sviluppare la fantasia e l’inventiva dei docenti nell’utilizzare materiali di riciclo e di uso quotidiano; esso si concentrerà, essenzialmente, su esperimenti di ottica: lenti di ingrandimento costruite con gocce d’acqua, lenti cilindriche realizzate riciclando vasetti di vetro o bottiglie riempite d’acqua, una camera oscura realizzata impiegando scatole di cartone, uno spettroscopio a visione diretta costruito con scatole di biscotti e vecchi CD, l’interferenza da fenditura realizzata usando puntatori laser reperibili sulle bancarelle e pellicola d’alluminio etc..I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.