La Villa Favorita e il parco. Sulla base del convincimento che il recupero di un parco storico deve individuare una strategia d'interventi progressivi nel tempo inscritti in una prospettiva generale di tutela. Se l'obiettivo che si intende perseguire è la conservazione integrata del bene devono riemergere sia le istanze estetiche che le intenzionalità progettuali espresse nel corso dei secoli rispettando tutte le peculiarità del luogo. Dunque, è necessario, da un lato, individuare gli interventi per tendere al ripristino del perimetro originario e dell'unità delle parti smembrate nel tempo, e, dall'altro, coniugare le esigenze della collettività, che costituiscono lo scopo e le motivazioni del restauro, con l'insieme dei significati custoditi dalla memoria storica del luogo. Il ripristino del perimetro originario, il contenimento dei fenomeni di degrado ambientale ai margini del sito, la riscoperta dei valori paesaggistici da cui trae origine quel dato luogo, il restauro degli edifici e degli elementi architettonici del parco, gli interventi di manutenzione della vegetazione o i nuovi impianti devono essere rivolti alla conservazione dei caratteri del paesaggio vesuviano nei suoi aspetti produttivi e agricoli e di delizia. Il ripristino del confine originario del Parco della Favorita richiede l'accorpamento del bosco superiore ed inferiore, nonché dell'area coltivata prospiciente quest'ultimo e di quelle su cui attualmente sorge l'edificio scolastico che un tempo costituivano una delle antiche vigne acquistate posteriormente al 1775. Uno degli obiettivi fondamentali è la ricomposizione dell'asse che unisce la Villa ed il mare e che unisce la Villa ed il mare e che esalta i due elementi paesaggistici di rilievo: il vulcano ed il mare. L'asse, interrotto dallo sbarramento del fascio di binari e dallo sventramento del Corso Umberto nonché dalla crescita incontrollata della vegetazione del bosco superiore, può solo in parte essere ricomposto.

Progetti di architettura Concorsi, realizzazioni e sperimentazione / Buondonno, Emma; C., Biggi; E., Battisti. - 1:(2011), pp. 1-71.

Progetti di architettura Concorsi, realizzazioni e sperimentazione

BUONDONNO, EMMA;
2011

Abstract

La Villa Favorita e il parco. Sulla base del convincimento che il recupero di un parco storico deve individuare una strategia d'interventi progressivi nel tempo inscritti in una prospettiva generale di tutela. Se l'obiettivo che si intende perseguire è la conservazione integrata del bene devono riemergere sia le istanze estetiche che le intenzionalità progettuali espresse nel corso dei secoli rispettando tutte le peculiarità del luogo. Dunque, è necessario, da un lato, individuare gli interventi per tendere al ripristino del perimetro originario e dell'unità delle parti smembrate nel tempo, e, dall'altro, coniugare le esigenze della collettività, che costituiscono lo scopo e le motivazioni del restauro, con l'insieme dei significati custoditi dalla memoria storica del luogo. Il ripristino del perimetro originario, il contenimento dei fenomeni di degrado ambientale ai margini del sito, la riscoperta dei valori paesaggistici da cui trae origine quel dato luogo, il restauro degli edifici e degli elementi architettonici del parco, gli interventi di manutenzione della vegetazione o i nuovi impianti devono essere rivolti alla conservazione dei caratteri del paesaggio vesuviano nei suoi aspetti produttivi e agricoli e di delizia. Il ripristino del confine originario del Parco della Favorita richiede l'accorpamento del bosco superiore ed inferiore, nonché dell'area coltivata prospiciente quest'ultimo e di quelle su cui attualmente sorge l'edificio scolastico che un tempo costituivano una delle antiche vigne acquistate posteriormente al 1775. Uno degli obiettivi fondamentali è la ricomposizione dell'asse che unisce la Villa ed il mare e che unisce la Villa ed il mare e che esalta i due elementi paesaggistici di rilievo: il vulcano ed il mare. L'asse, interrotto dallo sbarramento del fascio di binari e dallo sventramento del Corso Umberto nonché dalla crescita incontrollata della vegetazione del bosco superiore, può solo in parte essere ricomposto.
2011
9788889972267
Progetti di architettura Concorsi, realizzazioni e sperimentazione / Buondonno, Emma; C., Biggi; E., Battisti. - 1:(2011), pp. 1-71.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/419085
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