Il seminario è rivolto ad approfondire la relazione tra l'architettura, ovvero il progetto, ed i nuovi dispositivi informatici. E' noto infatti come questi non costituiscano solo uno strumento utile ad accellerare e semplificare le fasi progettuali, dal momento che essi intervengono nella concezione stessa della progettazione. il termine postumano indica appunto, a partire dalle analisi di Michel Foucault, secondo quanto mostra nei suoi saggi Roberto Terrosi, forse lo studioso italiano più importante del fenomeno, la fine dell'uomo, così come è concepito nel moderno, ovvero il suo incrociarsi/intrecciarsi con la macchina, che, pur amplificandone le disposizioni corporee e mentali, ne determina un condizionamento o, comunque, una trasformazione. Di qui i due versanti possibili del postumano: l'aspirazione ad una superominità o, al contrario, la disposizione al confronto con l'altro, all'intreccio con il vivente e le cose. Concetti che, riferiti al filone filosofico tra Spinoza, Leibnitz, Schelling, Nietzsche, Deleuze, trovano riscontro nelle esperienze della transarchitettura di Novak, Lynn, Chu, gli architetti digitali tesi a definire progetti, ovvero architetture, per così dire viventi, non staticamente concluse, quanto disponibili ad una formatività aperta.
Arte e architettura nell'età del POSTUMANO / Cuomo, Alberto. - (2012).
Arte e architettura nell'età del POSTUMANO
CUOMO, ALBERTO
2012
Abstract
Il seminario è rivolto ad approfondire la relazione tra l'architettura, ovvero il progetto, ed i nuovi dispositivi informatici. E' noto infatti come questi non costituiscano solo uno strumento utile ad accellerare e semplificare le fasi progettuali, dal momento che essi intervengono nella concezione stessa della progettazione. il termine postumano indica appunto, a partire dalle analisi di Michel Foucault, secondo quanto mostra nei suoi saggi Roberto Terrosi, forse lo studioso italiano più importante del fenomeno, la fine dell'uomo, così come è concepito nel moderno, ovvero il suo incrociarsi/intrecciarsi con la macchina, che, pur amplificandone le disposizioni corporee e mentali, ne determina un condizionamento o, comunque, una trasformazione. Di qui i due versanti possibili del postumano: l'aspirazione ad una superominità o, al contrario, la disposizione al confronto con l'altro, all'intreccio con il vivente e le cose. Concetti che, riferiti al filone filosofico tra Spinoza, Leibnitz, Schelling, Nietzsche, Deleuze, trovano riscontro nelle esperienze della transarchitettura di Novak, Lynn, Chu, gli architetti digitali tesi a definire progetti, ovvero architetture, per così dire viventi, non staticamente concluse, quanto disponibili ad una formatività aperta.File | Dimensione | Formato | |
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