Il lavoro (presentato in qualità di invited speaker)ha mirato ad evidenziare la crucialità del fattore età nell’apprendimento dell’italiano lingua seconda, e di una seconda lingua in generale. Il fattore età è stato tuttavia incrociato alla minore o maggiore distanza tipologica tra la lingua di partenza degli apprendenti e l’italiano, nonché alla quantità e alla qualità dell’input di esposizione e alla motivazione personale. I soggetti sono bambini immigrati stabilitisi in Italia in maniera stabile o comunque con progetti a lungo termine. Oltre ai bambini è stato considerato un soggetto adulto ucraino di 18 anni. Sono stati mostrati stralci da compiti testuali di tipo narrativo e descrittivo appartenenti ad un corpus di studi longitudinali su bambini con diverse L1 (cinese wú, romeno, ucraino), dimostrando la rapidità di apprendimento dei soggetti molto giovani e il rapido decrescere della stessa con l’avanzare dell’ “età critica”. In relazione a quest’ultimo punto, sono stati considerati testi prodotti da una diciottenne ucraina giunta in Italia da circa 1 anno. Lo studio dimostra che le produzioni infantili in italiano L2 appaiono confrontabili a quelle adulte – perché ricche in défaillances - solo laddove l’apprendimento infantile avviene in condizioni di restrizione dell’input in unione ad una forte distanza tipologica tra L1 e L2 e ad una scarsa motivazione personale.
L'età come fattore determinante nel processo di apprendimento di una lingua seconda / Giuliano, Patrizia. - (2012). (Intervento presentato al convegno Convegno-Seminario di aggiornamento per l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda. Nuovi contesti di acquisizione e insegnamento: l'italiano nelle realtà plurilingue tenutosi a Università degli Studi di Bergamo nel 12-14 giugno 2012).
L'età come fattore determinante nel processo di apprendimento di una lingua seconda
GIULIANO, PATRIZIA
2012
Abstract
Il lavoro (presentato in qualità di invited speaker)ha mirato ad evidenziare la crucialità del fattore età nell’apprendimento dell’italiano lingua seconda, e di una seconda lingua in generale. Il fattore età è stato tuttavia incrociato alla minore o maggiore distanza tipologica tra la lingua di partenza degli apprendenti e l’italiano, nonché alla quantità e alla qualità dell’input di esposizione e alla motivazione personale. I soggetti sono bambini immigrati stabilitisi in Italia in maniera stabile o comunque con progetti a lungo termine. Oltre ai bambini è stato considerato un soggetto adulto ucraino di 18 anni. Sono stati mostrati stralci da compiti testuali di tipo narrativo e descrittivo appartenenti ad un corpus di studi longitudinali su bambini con diverse L1 (cinese wú, romeno, ucraino), dimostrando la rapidità di apprendimento dei soggetti molto giovani e il rapido decrescere della stessa con l’avanzare dell’ “età critica”. In relazione a quest’ultimo punto, sono stati considerati testi prodotti da una diciottenne ucraina giunta in Italia da circa 1 anno. Lo studio dimostra che le produzioni infantili in italiano L2 appaiono confrontabili a quelle adulte – perché ricche in défaillances - solo laddove l’apprendimento infantile avviene in condizioni di restrizione dell’input in unione ad una forte distanza tipologica tra L1 e L2 e ad una scarsa motivazione personale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.