Non basta sapere bene le cose, se poi non è dato sa.pc:I!r è bene fare. L'etica impegna il rapporto tra bene e sapere a una scelta, che non è indifferente allo statuto del sapere" le forme della sua pura logica espressione. Fu sul rapporto tra Bene e Sapere che Aristotele prese le distanze dagli amici dell’Accademia di Platone. In quel passo dell'Etica Nicomachea si avverte tutta la difficoltà di muovere una critica verso persone care (filous andras). È quello il momento in cui si tratta di discutere del Bene come universale, (tou katalou). Platone aveva parlato del Bene come Idea. La questione filosofica inciampa, quindi, sulla difficoltà di amicizia. Il confronto teoretico sull' etica è, dunque, personale. Non dicono la stessa cosa. I termini di riferimento non sono gli stessi. Il disaccordo equivale al separazione, che appare sofferta. L'inciampo è, però, senza indugio indugio. Aristotele ricorre da subito a una frase corrente tra quelli che frequentavano l’Accademia e che tradotta in latino suona: "Amicus Plato magis amica veritas". Una questione che chiama, perciò, in causa il valore della filosofia che nel suo nome tiene congiunti, il sapere saggiante (sofia) e l’amicizia (filia), intesa come il legame più importante. Che ne sarà dell' amico vero se è la verità a separarci? Quale rapporto tra la verità e la persona vera? O come si può essere veri se sfugge alla persona? Bisognerà, dunque, considerare due piani differenti o intendere una differenza dentro il sapere tra ciò che è la logica dell’essere, l'ontologia, e i modi di essere, l’etica? La questione attraversa l’intera storia della filosofia moderna per arrivare alla fenomenologia di Husserl nell'espressione della scienza rigorosa (strenge Wissenschaft) educativa del legame più importante, tra il mondo e la vita, quel legame racchiuso nella sola espressione del mondo della vita (Lebenswelt). Un tale legame è nella pratica della filosofia come esercizio del legame più importante: il legame tra voce e parola. Il mondo arriva fin dove la voce la parola, quando e dove si smorza in un grido o resta attonita, il mondo finisce. L’amico in fondo è chi dando ascolta apre alla parola e fa mondo.
Etica della voce o del legame tra l'esistenza e la vita / Ferraro, Giuseppe. - STAMPA. - 1:(2011), pp. 598-622.
Etica della voce o del legame tra l'esistenza e la vita
FERRARO, GIUSEPPE
2011
Abstract
Non basta sapere bene le cose, se poi non è dato sa.pc:I!r è bene fare. L'etica impegna il rapporto tra bene e sapere a una scelta, che non è indifferente allo statuto del sapere" le forme della sua pura logica espressione. Fu sul rapporto tra Bene e Sapere che Aristotele prese le distanze dagli amici dell’Accademia di Platone. In quel passo dell'Etica Nicomachea si avverte tutta la difficoltà di muovere una critica verso persone care (filous andras). È quello il momento in cui si tratta di discutere del Bene come universale, (tou katalou). Platone aveva parlato del Bene come Idea. La questione filosofica inciampa, quindi, sulla difficoltà di amicizia. Il confronto teoretico sull' etica è, dunque, personale. Non dicono la stessa cosa. I termini di riferimento non sono gli stessi. Il disaccordo equivale al separazione, che appare sofferta. L'inciampo è, però, senza indugio indugio. Aristotele ricorre da subito a una frase corrente tra quelli che frequentavano l’Accademia e che tradotta in latino suona: "Amicus Plato magis amica veritas". Una questione che chiama, perciò, in causa il valore della filosofia che nel suo nome tiene congiunti, il sapere saggiante (sofia) e l’amicizia (filia), intesa come il legame più importante. Che ne sarà dell' amico vero se è la verità a separarci? Quale rapporto tra la verità e la persona vera? O come si può essere veri se sfugge alla persona? Bisognerà, dunque, considerare due piani differenti o intendere una differenza dentro il sapere tra ciò che è la logica dell’essere, l'ontologia, e i modi di essere, l’etica? La questione attraversa l’intera storia della filosofia moderna per arrivare alla fenomenologia di Husserl nell'espressione della scienza rigorosa (strenge Wissenschaft) educativa del legame più importante, tra il mondo e la vita, quel legame racchiuso nella sola espressione del mondo della vita (Lebenswelt). Un tale legame è nella pratica della filosofia come esercizio del legame più importante: il legame tra voce e parola. Il mondo arriva fin dove la voce la parola, quando e dove si smorza in un grido o resta attonita, il mondo finisce. L’amico in fondo è chi dando ascolta apre alla parola e fa mondo.| File | Dimensione | Formato | |
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