Si descrivono le metodologie applicate e i risultati di indagini marine profonde e di rilevamenti geologici subacquei conseguiti negli ultimi anni, sia alla scala dell'intero Golfo di Napoli sia lungo l'ambiente costiero e in particolare della Penisola Sorrentina, che stanno permettendo una nuova lettura ed interpretazione del complesso quadro geologico all'interfaccia terra-mare di questo settore della Campania. I rilevamenti nel golfo, realizzati nell'ambito di progetti scientifici nazionali ed internazionali e di cartografia geotematica, hanno evidenziato la presenza sul fondo marino di affioramenti rocciosi finora non noti, di numerosi ordini di terrazzi marini erosivi e deposizionali a profondità ricorrenti, di cavità subacquee, paleosolchi di battente e paleofalesie modellati in varie litologie e infine di elementi geoarcheologici sommersi d'epoca greco-romana. Nell'insieme, queste morfologie e testimonianze rappresentano importanti geoindicatori di paleostazionamenti quaternari del livello marino e di movimenti verticali differenziali del suolo per cause tettoniche, vulcano-tettoniche e a luoghi bradisismiche anche d'epoca storica e recente.
La geologia marina e subacquea del Golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina / de Alteriis, G.; Donadio, Carlo. - (2012), pp. 29-57.
La geologia marina e subacquea del Golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina
DONADIO, CARLO
2012
Abstract
Si descrivono le metodologie applicate e i risultati di indagini marine profonde e di rilevamenti geologici subacquei conseguiti negli ultimi anni, sia alla scala dell'intero Golfo di Napoli sia lungo l'ambiente costiero e in particolare della Penisola Sorrentina, che stanno permettendo una nuova lettura ed interpretazione del complesso quadro geologico all'interfaccia terra-mare di questo settore della Campania. I rilevamenti nel golfo, realizzati nell'ambito di progetti scientifici nazionali ed internazionali e di cartografia geotematica, hanno evidenziato la presenza sul fondo marino di affioramenti rocciosi finora non noti, di numerosi ordini di terrazzi marini erosivi e deposizionali a profondità ricorrenti, di cavità subacquee, paleosolchi di battente e paleofalesie modellati in varie litologie e infine di elementi geoarcheologici sommersi d'epoca greco-romana. Nell'insieme, queste morfologie e testimonianze rappresentano importanti geoindicatori di paleostazionamenti quaternari del livello marino e di movimenti verticali differenziali del suolo per cause tettoniche, vulcano-tettoniche e a luoghi bradisismiche anche d'epoca storica e recente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.