Il Comune di San Giorgio a Cremano, già impegnato nello sviluppo di una politica di servizi per l’infanzia, nel 1994 (Del. C.C. n° 53/94), ha istituito un Laboratorio Regionale denominato «Città dei bambini e delle bambine» con sede in Villa Falanga che da un lato vuol essere un punto di riferimento per i cittadini, per le associazioni, per i bambini e dall’altro uno stimolo per l’Amministrazione comunale e per gli esperti allo sviluppo della città. Il Laboratorio è il luogo in cui attraverso un'attività adeguata si stabilisce una significativa relazione tra i bambini e gli adulti, creando le occasioni per una reale trasformazione e miglioramento della vita urbana. L’importanza che riveste il Laboratorio Regionale, in ambienti territoriali fortemente antropizzati, è fondamentale perché è proprio in questi luoghi che si avverte maggiormente il divario tra l’esigenza dei bambini di avere a disposizione un ambiente che gli consenta uno sviluppo fisico, sociale e culturale, e la realtà presente nei nostri territori, dove viene ad essere sottratta tutta quella parte di spazio per il gioco che è necessario ad una crescita sana del bambino. In ambienti così densi dal punto di vista edilizio i margini dei luoghi destinati alla crescita si riducono a tal punto da rappresentare quei fattori che possono generare il disagio sociale. Il bambino ha bisogno del contatto con la natura, quindi nel generare contesti urbani così fortemente urbanizzati aumentiamo i fattori di rischio di far delle nuove generazioni con alti livelli di criminalità, conflittualità, dipendenza da fenomeni di deviazione sociale, perché manca lo spazio sufficiente per poter svolgere delle attività che sono naturali nell’età della crescita. San Giorgio a Cremano non è la città dei bambini. È però una città che ha accettato questa sfida e si è data una struttura interna che denuncia la contraddizione e propone il cambiamento. In relazione con l’iniziativa del "GIORNO DEL GIOCO", istituito con delibera di G. C. n° 295 del 22 settembre 2006, ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine ha voluto realizzare una ricerca sulle Aree Gioco Urbane del Comune. Scopo dell’iniziativa è di riappropriarsi degli spazi urbani e renderli vivibili per tutti, luoghi di gioco sicuri, rinsaldando così quel senso di appartenenza al territorio che purtroppo oggi va sempre più scomparendo. San Giorgio a Cremano è la prima città della Regione Campania, e una delle poche in Italia, che dedica una giornata al gioco: un grande appuntamento dedicato al gioco come mezzo di espressione, comunicazione e incontro tra adulti, ragazzi e bambini, caratterizzato da interventi di attività ludico-ricreativa, realizzati nei luoghi pubblici della città e all’interno delle scuole. Perché giocare è immaginare, perché la vita è gioco e il gioco è esperienza, rispetto delle regole e convivenza. Il 25 gennaio 2011 a San Giorgio a Cremano è stato presentato il piano R. A. B. B. I. (Ricerca Azione con i Bambini e le Bambine Internazionale) il nuovo piano triennale del Laboratorio Regionale “Città dei bambini e delle bambine”. Un nuovo strumento strategico e innovativo per favorire il dialogo fra i diversi soggetti operanti nel territorio, per conoscere meglio la Città e i suoi problemi, tenendo conto del punto di vista degli abitanti più deboli, al fine di programmare interventi orientati al soddisfacimento dei bisogni di tutta la cittadinanza. L’obiettivo del piano, che vuole aiutare a fare scelte migliori per la Città nei prossimi anni, è quello di assicurare alle bambine e ai bambini la possibilità di esprimersi liberamente nelle questioni che li riguardano e a fare in modo che le loro opinioni siano seriamente prese in considerazione dalle istituzioni. Per raggiungere uno degli obiettivi del Laboratorio Regionale “Città dei bambini e delle bambine”, sviluppare in una città di media grandezza, che dedica attenzione e risorse allo sviluppo di strutture e iniziative pubbliche per l'infanzia, una maggiore sensibilità verso il rapporto oggi sempre più difficile fra città e bambino, coinvolgendo non solo le istituzioni ma tutte le forze produttive e i servizi del territorio, l’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano nel febbraio 2011 ha chiesto la collaborazione al Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica, della Facoltà di Architettura, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nella persona della Prof. Arch. Emma Buondonno, e gli architetti collaboratori Chiara D’Alise ed Emilia Battisti. L’obiettivo è stato quello di dotarsi di uno strumento innovativo in grado di creare un “sistema” delle aree gioco che ha compreso spazi pubblici e aree di pertinenza scolastica, razionalizzando la scelta di nuovi insediamenti e fornendo garanzia sulla sicurezza strutturale e sociale, e che sia il risultato di un percorso condiviso tra i diversi settori delle Amministrazioni competenti. È stato un lavoro di ricerca ed analisi per individuare le esigenze e necessità dei piccoli cittadini del Comune Vesuviano. Una prima fase operativa del Piano è stata la ricognizione di tutte le aree esistenti sul territorio cittadino, analizzate sulla base di indicatori di qualità ambientale, di sicurezza e di “giocabilità”. L’indagine servirà ad elaborare un piano di intervento organico che consentirà le valutazioni delle nuove aree ma anche il potenziamento o la riqualificazione o la dismissione di quelle esistenti. All’interno del Piano ci potranno essere sperimentazioni su nuovi progetti e nuove forme gestionali, con la partecipazione dei bambini e ragazzi. Nel Piano si è inteso far convergere un insieme di interventi in grado di coniugare i diversi aspetti legati al tema del gioco in città, integrando attività di natura tecnica con azioni a connotazione culturale, educativa e partecipativa. Finora e con una forte accentuazione negli ultimi decenni, la città è stata pensata, progettata e valutata assumendo come parametro un cittadino medio con le caratteristiche di adulto, maschio e lavoratore, e che corrisponde all’elettore forte. Di qui la proposta di sostituire il cittadino medio, adulto, maschio e lavoratore con il bambino. Il bambino diventa misura e modello della città, pensata a sua grandezza, al posto del cittadino adulto, che negli ultimi decenni è stato l’unico vero riferimento delle politiche nelle nostre metropoli. Lavorare perché la città diventi adatta ai bambini significa lavorare affinché la città sia più adatta a tutti.

Il Sistema delle Aree Gioco Urbane di San Giorgio a Cremano / Buondonno, Emma. - (2012). (Intervento presentato al convegno Il Gioco della Città che suona ovvero i suoni della Città che gioca. tenutosi a Villa Bruno, San Giorgio a Cremano (NA) nel 3 maggio 2012).

Il Sistema delle Aree Gioco Urbane di San Giorgio a Cremano.

BUONDONNO, EMMA
2012

Abstract

Il Comune di San Giorgio a Cremano, già impegnato nello sviluppo di una politica di servizi per l’infanzia, nel 1994 (Del. C.C. n° 53/94), ha istituito un Laboratorio Regionale denominato «Città dei bambini e delle bambine» con sede in Villa Falanga che da un lato vuol essere un punto di riferimento per i cittadini, per le associazioni, per i bambini e dall’altro uno stimolo per l’Amministrazione comunale e per gli esperti allo sviluppo della città. Il Laboratorio è il luogo in cui attraverso un'attività adeguata si stabilisce una significativa relazione tra i bambini e gli adulti, creando le occasioni per una reale trasformazione e miglioramento della vita urbana. L’importanza che riveste il Laboratorio Regionale, in ambienti territoriali fortemente antropizzati, è fondamentale perché è proprio in questi luoghi che si avverte maggiormente il divario tra l’esigenza dei bambini di avere a disposizione un ambiente che gli consenta uno sviluppo fisico, sociale e culturale, e la realtà presente nei nostri territori, dove viene ad essere sottratta tutta quella parte di spazio per il gioco che è necessario ad una crescita sana del bambino. In ambienti così densi dal punto di vista edilizio i margini dei luoghi destinati alla crescita si riducono a tal punto da rappresentare quei fattori che possono generare il disagio sociale. Il bambino ha bisogno del contatto con la natura, quindi nel generare contesti urbani così fortemente urbanizzati aumentiamo i fattori di rischio di far delle nuove generazioni con alti livelli di criminalità, conflittualità, dipendenza da fenomeni di deviazione sociale, perché manca lo spazio sufficiente per poter svolgere delle attività che sono naturali nell’età della crescita. San Giorgio a Cremano non è la città dei bambini. È però una città che ha accettato questa sfida e si è data una struttura interna che denuncia la contraddizione e propone il cambiamento. In relazione con l’iniziativa del "GIORNO DEL GIOCO", istituito con delibera di G. C. n° 295 del 22 settembre 2006, ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine ha voluto realizzare una ricerca sulle Aree Gioco Urbane del Comune. Scopo dell’iniziativa è di riappropriarsi degli spazi urbani e renderli vivibili per tutti, luoghi di gioco sicuri, rinsaldando così quel senso di appartenenza al territorio che purtroppo oggi va sempre più scomparendo. San Giorgio a Cremano è la prima città della Regione Campania, e una delle poche in Italia, che dedica una giornata al gioco: un grande appuntamento dedicato al gioco come mezzo di espressione, comunicazione e incontro tra adulti, ragazzi e bambini, caratterizzato da interventi di attività ludico-ricreativa, realizzati nei luoghi pubblici della città e all’interno delle scuole. Perché giocare è immaginare, perché la vita è gioco e il gioco è esperienza, rispetto delle regole e convivenza. Il 25 gennaio 2011 a San Giorgio a Cremano è stato presentato il piano R. A. B. B. I. (Ricerca Azione con i Bambini e le Bambine Internazionale) il nuovo piano triennale del Laboratorio Regionale “Città dei bambini e delle bambine”. Un nuovo strumento strategico e innovativo per favorire il dialogo fra i diversi soggetti operanti nel territorio, per conoscere meglio la Città e i suoi problemi, tenendo conto del punto di vista degli abitanti più deboli, al fine di programmare interventi orientati al soddisfacimento dei bisogni di tutta la cittadinanza. L’obiettivo del piano, che vuole aiutare a fare scelte migliori per la Città nei prossimi anni, è quello di assicurare alle bambine e ai bambini la possibilità di esprimersi liberamente nelle questioni che li riguardano e a fare in modo che le loro opinioni siano seriamente prese in considerazione dalle istituzioni. Per raggiungere uno degli obiettivi del Laboratorio Regionale “Città dei bambini e delle bambine”, sviluppare in una città di media grandezza, che dedica attenzione e risorse allo sviluppo di strutture e iniziative pubbliche per l'infanzia, una maggiore sensibilità verso il rapporto oggi sempre più difficile fra città e bambino, coinvolgendo non solo le istituzioni ma tutte le forze produttive e i servizi del territorio, l’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano nel febbraio 2011 ha chiesto la collaborazione al Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica, della Facoltà di Architettura, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nella persona della Prof. Arch. Emma Buondonno, e gli architetti collaboratori Chiara D’Alise ed Emilia Battisti. L’obiettivo è stato quello di dotarsi di uno strumento innovativo in grado di creare un “sistema” delle aree gioco che ha compreso spazi pubblici e aree di pertinenza scolastica, razionalizzando la scelta di nuovi insediamenti e fornendo garanzia sulla sicurezza strutturale e sociale, e che sia il risultato di un percorso condiviso tra i diversi settori delle Amministrazioni competenti. È stato un lavoro di ricerca ed analisi per individuare le esigenze e necessità dei piccoli cittadini del Comune Vesuviano. Una prima fase operativa del Piano è stata la ricognizione di tutte le aree esistenti sul territorio cittadino, analizzate sulla base di indicatori di qualità ambientale, di sicurezza e di “giocabilità”. L’indagine servirà ad elaborare un piano di intervento organico che consentirà le valutazioni delle nuove aree ma anche il potenziamento o la riqualificazione o la dismissione di quelle esistenti. All’interno del Piano ci potranno essere sperimentazioni su nuovi progetti e nuove forme gestionali, con la partecipazione dei bambini e ragazzi. Nel Piano si è inteso far convergere un insieme di interventi in grado di coniugare i diversi aspetti legati al tema del gioco in città, integrando attività di natura tecnica con azioni a connotazione culturale, educativa e partecipativa. Finora e con una forte accentuazione negli ultimi decenni, la città è stata pensata, progettata e valutata assumendo come parametro un cittadino medio con le caratteristiche di adulto, maschio e lavoratore, e che corrisponde all’elettore forte. Di qui la proposta di sostituire il cittadino medio, adulto, maschio e lavoratore con il bambino. Il bambino diventa misura e modello della città, pensata a sua grandezza, al posto del cittadino adulto, che negli ultimi decenni è stato l’unico vero riferimento delle politiche nelle nostre metropoli. Lavorare perché la città diventi adatta ai bambini significa lavorare affinché la città sia più adatta a tutti.
2012
Il Sistema delle Aree Gioco Urbane di San Giorgio a Cremano / Buondonno, Emma. - (2012). (Intervento presentato al convegno Il Gioco della Città che suona ovvero i suoni della Città che gioca. tenutosi a Villa Bruno, San Giorgio a Cremano (NA) nel 3 maggio 2012).
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