Introduciamo una forma laplaciana (non standard) che determina autovalori del momento angolare quadro pari a l(l+1)+1/4, costruendo così un modello d’atomo d’idrogeno con le seguenti caratteristiche: orbitali di tipo toroidale; comparsa di un numero quantico orbitale “di punto zero” (aggiunge fluttuazioni di altezza zenitale con momento ћ/2); autofunzioni di tipo s che si annullano sul nucleo; termini spettroscopici in lz, l e l^2 “naturalmente identici” a quelli del modello standard (la totalità dei termini resta identica se si assume che l’operatore di punto zero è inefficace agli effetti delle Hamiltoniane di perturbazione); procedura di quantizzazione interpretabile come quantizzazione nel piano ad azimut costante + rotazione intorno all’asse polare. Queste proprietà rendono il modello adatto alla scomposizione in moti ad una dimensione, per i quali disponiamo di metodologia di calcolo e interpretazione secondo statistica ergodica di leggi orarie di tipo classico con massa variabile (http://aflb.ensmp.fr/AFLB-361/aflb361m726.pdf). Paragonando al modello quantico standard e al corrispondente caso quasi-classico, ci attendiamo di identificare varie differenze sulle quali investigare.
Un atomo di idrogeno... alternativo / Mastrocinque, Giuseppe; X., Oudet. - (2012). (Intervento presentato al convegno XCVIII Congresso Società Italiana di Fisica Sez. VI - NAPOLI 2012 tenutosi a Università di NAPOLI "FEDERICO II" nel Settembre 2012).
Un atomo di idrogeno... alternativo
MASTROCINQUE, GIUSEPPE;
2012
Abstract
Introduciamo una forma laplaciana (non standard) che determina autovalori del momento angolare quadro pari a l(l+1)+1/4, costruendo così un modello d’atomo d’idrogeno con le seguenti caratteristiche: orbitali di tipo toroidale; comparsa di un numero quantico orbitale “di punto zero” (aggiunge fluttuazioni di altezza zenitale con momento ћ/2); autofunzioni di tipo s che si annullano sul nucleo; termini spettroscopici in lz, l e l^2 “naturalmente identici” a quelli del modello standard (la totalità dei termini resta identica se si assume che l’operatore di punto zero è inefficace agli effetti delle Hamiltoniane di perturbazione); procedura di quantizzazione interpretabile come quantizzazione nel piano ad azimut costante + rotazione intorno all’asse polare. Queste proprietà rendono il modello adatto alla scomposizione in moti ad una dimensione, per i quali disponiamo di metodologia di calcolo e interpretazione secondo statistica ergodica di leggi orarie di tipo classico con massa variabile (http://aflb.ensmp.fr/AFLB-361/aflb361m726.pdf). Paragonando al modello quantico standard e al corrispondente caso quasi-classico, ci attendiamo di identificare varie differenze sulle quali investigare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.