Nel presente lavoro è illustrata una metodologia di livello II di zonazione della suscettibilità all'innesco di frane sismoindotte sviluppata in ambiente GIS. L'area di studio prescelta è rappresentata dal territorio provinciale di Campobasso (Molise), in quanto caratterizzato da un'elevata franosità e una pericolosità sismica medio-alta per la vicinanza di due importanti aree sismogenetiche, la catena Appenninica ed il Gargano. La metodologia è basata su relazioni derivate dal modello di Newmark (1965), che richiedono la stima dell'accelerazione critica (ac), ottenibile considerando il principio dell'equilibrio limite applicato al pendio indefinito. L'analisi ha consentito di rappresentare la variabilità territoriale di questo parametro, assunta come indice della suscettibilità all'innesco di frane in condizioni sismiche. Le aree caratterizzate dalla soglia di accelerazione (ac) più bassa, in concomitanza con la presenza di importanti strutture e/o infrastrutture, saranno oggetto di analisi di stabilità maggiormente affinate e complesse.
Valutazione della suscettibilità all'innesco di frane sismoindotte nell'area di Campobasso mediante approccio GIS / Forte, Giovanni; Silvestri, Francesco; G., Lanzano; F., SANTUCCI de MAGISTRIS; Fabbrocino, Silvia. - (2012), pp. 1-6. (Intervento presentato al convegno Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica - IARG 2012 tenutosi a Padova nel 2-4 Luglio 2012).
Valutazione della suscettibilità all'innesco di frane sismoindotte nell'area di Campobasso mediante approccio GIS
FORTE, GIOVANNI;SILVESTRI, FRANCESCO;FABBROCINO, SILVIA
2012
Abstract
Nel presente lavoro è illustrata una metodologia di livello II di zonazione della suscettibilità all'innesco di frane sismoindotte sviluppata in ambiente GIS. L'area di studio prescelta è rappresentata dal territorio provinciale di Campobasso (Molise), in quanto caratterizzato da un'elevata franosità e una pericolosità sismica medio-alta per la vicinanza di due importanti aree sismogenetiche, la catena Appenninica ed il Gargano. La metodologia è basata su relazioni derivate dal modello di Newmark (1965), che richiedono la stima dell'accelerazione critica (ac), ottenibile considerando il principio dell'equilibrio limite applicato al pendio indefinito. L'analisi ha consentito di rappresentare la variabilità territoriale di questo parametro, assunta come indice della suscettibilità all'innesco di frane in condizioni sismiche. Le aree caratterizzate dalla soglia di accelerazione (ac) più bassa, in concomitanza con la presenza di importanti strutture e/o infrastrutture, saranno oggetto di analisi di stabilità maggiormente affinate e complesse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.