Il saggio affronta la natura della coppia oppositiva tettonica/ stereotomica proiettandone la comprensione su due piani fondamentali: la costruzione e le procedure compositive corrispondenti. Nella prima parte è indagata, dal punto di vista semantico, la natura essenziale dei due termini di ???tettonica??? e di ???stereotomia??? provando anche a verificare gli slittamenti e le simmetrie di significato. Nella seconda parte sono investigate le tecniche compositive e costruttive specifiche dei due procedimenti. Nella terza parte, anche attraverso la descrizione analitica di alcuni exempla, vengono verificati e chiariti gli assunti teorici delineati nelle prime due sezioni attestando e dimostrando in tal modo la tesi di fondo annunciata nel titolo, ovvero che queste due modalità, lungi da essere oppositive e antinomiche, nelle opere migliori vengono utilizzate anche simultaneamente per conferire alle architetture carattere e decoro adeguati ai temi di volta in volta affrontati. Tale ultima sezione in termini sincronici mette a confronto architetture anche distanti nel tempo ma che in maniera paradigmatica incorporano e declinano questi due primari principî conformativi e architettonici.
Stereotomica vs tettonica. Del continuo e del discreto tra costruzione composizione / Capozzi, Renato. - 4:(2011), pp. 1877-1886. (Intervento presentato al convegno I° Congressi Internazionale: Il progetto di architettura tra didattica e ricerca tenutosi a Politecnico di Bari nel 2/6 maggio 2011).
Stereotomica vs tettonica. Del continuo e del discreto tra costruzione composizione
CAPOZZI, RENATO
2011
Abstract
Il saggio affronta la natura della coppia oppositiva tettonica/ stereotomica proiettandone la comprensione su due piani fondamentali: la costruzione e le procedure compositive corrispondenti. Nella prima parte è indagata, dal punto di vista semantico, la natura essenziale dei due termini di ???tettonica??? e di ???stereotomia??? provando anche a verificare gli slittamenti e le simmetrie di significato. Nella seconda parte sono investigate le tecniche compositive e costruttive specifiche dei due procedimenti. Nella terza parte, anche attraverso la descrizione analitica di alcuni exempla, vengono verificati e chiariti gli assunti teorici delineati nelle prime due sezioni attestando e dimostrando in tal modo la tesi di fondo annunciata nel titolo, ovvero che queste due modalità, lungi da essere oppositive e antinomiche, nelle opere migliori vengono utilizzate anche simultaneamente per conferire alle architetture carattere e decoro adeguati ai temi di volta in volta affrontati. Tale ultima sezione in termini sincronici mette a confronto architetture anche distanti nel tempo ma che in maniera paradigmatica incorporano e declinano questi due primari principî conformativi e architettonici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.