La città contemporanea, in particolare a partite dagli anni '50, ha reso sempre più evidente la sua progressiva incapacità di produrre spazi di qualità e luoghi pubblici misura d'uomo, dal centro alle periferie la povertà dei nuovi tessuti e risultata evidente. E il caso evidente di veri e propri "pezzi di città" come il quartiere 167 a Secondigliano, che fa della geometria e del progetto un ideale da trasformare in edifici. Il nostro lavoro è andato nella direzione di un intervento a più ampio respiro. Scampia ha bisogno di un'idea forte in grado di trasformare in profondità il quartiere. Viviamo oggi una stagione di energia in cui progetto di suolo e parte integrante. Dell'idea architettonica dell'edificio, nella consapevolezza che lo spazio tra le cose e non più il disegno delle cose e l'oggetto del progetto contemporaneo.
I progetti del Laboratorio - Gruppo 2 / Multari, Giovanni; Corvino, Vincenzo. - STAMPA. - 2:(2005), pp. 193-195.
I progetti del Laboratorio - Gruppo 2
MULTARI, GIOVANNI;CORVINO, VINCENZO
2005
Abstract
La città contemporanea, in particolare a partite dagli anni '50, ha reso sempre più evidente la sua progressiva incapacità di produrre spazi di qualità e luoghi pubblici misura d'uomo, dal centro alle periferie la povertà dei nuovi tessuti e risultata evidente. E il caso evidente di veri e propri "pezzi di città" come il quartiere 167 a Secondigliano, che fa della geometria e del progetto un ideale da trasformare in edifici. Il nostro lavoro è andato nella direzione di un intervento a più ampio respiro. Scampia ha bisogno di un'idea forte in grado di trasformare in profondità il quartiere. Viviamo oggi una stagione di energia in cui progetto di suolo e parte integrante. Dell'idea architettonica dell'edificio, nella consapevolezza che lo spazio tra le cose e non più il disegno delle cose e l'oggetto del progetto contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.