Il contributo offre un’interpretazione dell’opera di Michael Hopkins in chiave tecnologica sottolineando la continua esplorazione che l’architetto britannico compie sulle potenzialità dell’innovazione tecnologica nell’ambito del mondo delle costruzioni. Impegnato in una continua indagine in tutti i campi del sapere e della produzione, Hopkins definisce nuovo linguaggio architettonico in grado di esprimere l’integrazione tra materiali e tecniche diversi, le relazioni tra preesistenze e nuovi interventi e la commistione tra innovazione tecnologica e tradizione costruttiva. Egli, attraverso le sue architetture, materializza una filosofia di intervento eco-responsabile che tiene in debito conto la sostenibilità economica e ambientale del progetto e del processo di trasformazione dell’ambiente naturale o antropizzato. Si indaga, in particolare, lo studio e l’applicazione delle tensostrutture a membrana le quali concretizzano nelle loro caratteristiche e proprietà i concetti di leggerezza, di dematerializzazione, di dinamicità della forma, di temporaneità, di profonda relazione tra progetto ed esecuzione, di luminosità naturale controllata. Potenzialmente applicabili in ogni contesto finiscono con il diventare molto spesso il segno distintivo di molte architetture dello studio Hopkins.
L'architettura tessile in Gran Bretagna: le opere di Michael Hopkins/ Textile architecture in Great Britain: the work of Michael Hopkins / Bellomo, Mariangela. - (2013), pp. 304-317.
L'architettura tessile in Gran Bretagna: le opere di Michael Hopkins/ Textile architecture in Great Britain: the work of Michael Hopkins
BELLOMO, MARIANGELA
2013
Abstract
Il contributo offre un’interpretazione dell’opera di Michael Hopkins in chiave tecnologica sottolineando la continua esplorazione che l’architetto britannico compie sulle potenzialità dell’innovazione tecnologica nell’ambito del mondo delle costruzioni. Impegnato in una continua indagine in tutti i campi del sapere e della produzione, Hopkins definisce nuovo linguaggio architettonico in grado di esprimere l’integrazione tra materiali e tecniche diversi, le relazioni tra preesistenze e nuovi interventi e la commistione tra innovazione tecnologica e tradizione costruttiva. Egli, attraverso le sue architetture, materializza una filosofia di intervento eco-responsabile che tiene in debito conto la sostenibilità economica e ambientale del progetto e del processo di trasformazione dell’ambiente naturale o antropizzato. Si indaga, in particolare, lo studio e l’applicazione delle tensostrutture a membrana le quali concretizzano nelle loro caratteristiche e proprietà i concetti di leggerezza, di dematerializzazione, di dinamicità della forma, di temporaneità, di profonda relazione tra progetto ed esecuzione, di luminosità naturale controllata. Potenzialmente applicabili in ogni contesto finiscono con il diventare molto spesso il segno distintivo di molte architetture dello studio Hopkins.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.