Attraverso il battage pubblicitario delleriviste di proprietà di Angelo Rizzoli e i film da lui prodotti, nonché grazie alle immagini dei gradi divi che arrivano, da Charlie Chaplin ad Ava Gardner, negli anni Cinquanta Ischia esce per sempre dall’anonimato dei decenni precedenti per entrare nel circuito del turismo estivo a carattere prevalentemente balneare. Inoltre vi si tengono convegni internazionali sul turismo e sul termalismo e rassegne di vario tipo. Dal 1949 al 1956, in soli sette anni, i posti letto aumentano da 560 a 2276 e gli alberghi da 26 a 54 e nel 1962 viene registrato il record di un milione di presenze. Questo boom comporta anche una modifica del paesaggio e del territorio ed è sempre Angelo Rizzoli ad aprire la strada con la costruzione dell’unico ospedale dell’isola, del Grand Hotel Regina Isabella, di un cinema e di strutture termali. Gli investimenti di Rizzoli erano tutti concentrati nella cittadina di Lacco Ameno, ma ben presto, anche grazie all’aumento del flusso turistico, anche il resto dell’isola, specialmente il tratto di costa tra Porto e Forio, sperimentò questa trasformazione. In questo paper si vuole porre l’accento soprattutto sulla capacità di azione mediatica con cui nasce il turismo moderno di Ischia e quindi sulle ricadute riguardanti le trasformazioni del suo territorio. Il motivo per cui Rizzoli investe in un borgo semirurale senza alcuna attrezzatura è proprio “per la sua natura selvaggia”: eppure egli avvia un processo di trasformazione del paesaggio irreversibile che condurrà proprio alla perdita di quel carattere “selvaggio”. Nei decenni successivi mutano completamente gli assetti del territorio dell’isola e dei suoi centri urbani, spesso senza controllo, in assenza di piano e in presenza di una capillare speculazione edilizia.
Potenza del glamour e trasformazione del territorio. Il boom turistico a Ischia negli anni Cinquanta e la figura di Angelo Rizzoli. The power of "glamour" and the transformation of the territory. The touristic boom in Ischia during the Fifties and the personality of Angelo Rizzoli / Maglio, Andrea. - 1:(2014), pp. 323-334.
Potenza del glamour e trasformazione del territorio. Il boom turistico a Ischia negli anni Cinquanta e la figura di Angelo Rizzoli. The power of "glamour" and the transformation of the territory. The touristic boom in Ischia during the Fifties and the personality of Angelo Rizzoli.
MAGLIO, ANDREA
2014
Abstract
Attraverso il battage pubblicitario delleriviste di proprietà di Angelo Rizzoli e i film da lui prodotti, nonché grazie alle immagini dei gradi divi che arrivano, da Charlie Chaplin ad Ava Gardner, negli anni Cinquanta Ischia esce per sempre dall’anonimato dei decenni precedenti per entrare nel circuito del turismo estivo a carattere prevalentemente balneare. Inoltre vi si tengono convegni internazionali sul turismo e sul termalismo e rassegne di vario tipo. Dal 1949 al 1956, in soli sette anni, i posti letto aumentano da 560 a 2276 e gli alberghi da 26 a 54 e nel 1962 viene registrato il record di un milione di presenze. Questo boom comporta anche una modifica del paesaggio e del territorio ed è sempre Angelo Rizzoli ad aprire la strada con la costruzione dell’unico ospedale dell’isola, del Grand Hotel Regina Isabella, di un cinema e di strutture termali. Gli investimenti di Rizzoli erano tutti concentrati nella cittadina di Lacco Ameno, ma ben presto, anche grazie all’aumento del flusso turistico, anche il resto dell’isola, specialmente il tratto di costa tra Porto e Forio, sperimentò questa trasformazione. In questo paper si vuole porre l’accento soprattutto sulla capacità di azione mediatica con cui nasce il turismo moderno di Ischia e quindi sulle ricadute riguardanti le trasformazioni del suo territorio. Il motivo per cui Rizzoli investe in un borgo semirurale senza alcuna attrezzatura è proprio “per la sua natura selvaggia”: eppure egli avvia un processo di trasformazione del paesaggio irreversibile che condurrà proprio alla perdita di quel carattere “selvaggio”. Nei decenni successivi mutano completamente gli assetti del territorio dell’isola e dei suoi centri urbani, spesso senza controllo, in assenza di piano e in presenza di una capillare speculazione edilizia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.