In molti quartieri si osserva un’interpretazione della sostenibilità che si esplica nella progettazione di quartieri a densità contenuta, con percorsi di viabilità interna e generosi spazi verdi all’interno dell’insediamento. Verde e mobilità costituiscono i focus di questi progetti, pertanto i progettisti si fanno carico anche di determinare la prossimità ai servizi e agli snodi di trasporto. Questo modello è peculiare dei paesi anglosassoni e risponde alla necessità di rendere più sostenibile la tipologia insediativa caratteristica di Regno Unito e Stati Uniti: il problema fu affrontato a partire dagli anni Sessanta, e con l’approccio tipico di quegli anni, dalle università, Cambridge in testa. Oggi la maggior parte degli studi indica come questo modello nasconda molti aspetti critici e comporti, potenzialmente, più detrimenti che benefici38. Densità abitativa, aree verdi e distribuzione delle funzioni, infatti, sono parametri molto sensibili che vanno determinati contemperando le differenti istanze della sostenibilità e della vivibilità. Per fare un esempio, una densità abitativa molto ridotta suggerisce, apparentemente, un maggiore benessere ma determina una serie di problemi ambientali che vanno dalla sottrazione di spazio, alla minore efficienza dei vari sistemi di risparmio e recupero di risorse, a un deficit nelle relazioni (con tutti i benefici che esse comportano anche sul piano ambientale), fino all’impossibilità di creare un sistema di trasporti pubblici efficiente: se un insediamento conta pochissimi abitanti, non è sostenibile economicamente coinvolgerlo in una rete di trasporti pubblici

Sostenibilità come vivibilità / Piemontese, Antonietta; Maddalena, Servodio. - (2013), pp. 36-53.

Sostenibilità come vivibilità

PIEMONTESE, ANTONIETTA;
2013

Abstract

In molti quartieri si osserva un’interpretazione della sostenibilità che si esplica nella progettazione di quartieri a densità contenuta, con percorsi di viabilità interna e generosi spazi verdi all’interno dell’insediamento. Verde e mobilità costituiscono i focus di questi progetti, pertanto i progettisti si fanno carico anche di determinare la prossimità ai servizi e agli snodi di trasporto. Questo modello è peculiare dei paesi anglosassoni e risponde alla necessità di rendere più sostenibile la tipologia insediativa caratteristica di Regno Unito e Stati Uniti: il problema fu affrontato a partire dagli anni Sessanta, e con l’approccio tipico di quegli anni, dalle università, Cambridge in testa. Oggi la maggior parte degli studi indica come questo modello nasconda molti aspetti critici e comporti, potenzialmente, più detrimenti che benefici38. Densità abitativa, aree verdi e distribuzione delle funzioni, infatti, sono parametri molto sensibili che vanno determinati contemperando le differenti istanze della sostenibilità e della vivibilità. Per fare un esempio, una densità abitativa molto ridotta suggerisce, apparentemente, un maggiore benessere ma determina una serie di problemi ambientali che vanno dalla sottrazione di spazio, alla minore efficienza dei vari sistemi di risparmio e recupero di risorse, a un deficit nelle relazioni (con tutti i benefici che esse comportano anche sul piano ambientale), fino all’impossibilità di creare un sistema di trasporti pubblici efficiente: se un insediamento conta pochissimi abitanti, non è sostenibile economicamente coinvolgerlo in una rete di trasporti pubblici
2013
Sostenibilità come vivibilità / Piemontese, Antonietta; Maddalena, Servodio. - (2013), pp. 36-53.
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