Il presente saggio introduce il volume di cui l'autrice è anche curatrice e traduttrice dei contributi internazionali ivi presenti. Dopo aver introdotto in Italia il contributo di Nathalie Zaltzman con la cura e traduzione del suo ultimo libro (Lo spirito del male, Borla, 2011), oltre che del saggio «Un problematico raccordo di memoria» (2010, in Per un’etica del disagio, Filema), De Rosa ne prosegue l'opera di diffusione ideando e dirigendo questa collaborazione internazionale che persegue un confronto scientifico tra autorevoli psicoanalisti del Quatrième Groupe ed il gruppo di ricerca interdisciplinare di cui è animatrice, "Rileggere il disagio", da tempo impegnato sul tema del disagio della civiltà e delle sue variazioni nell’orizzonte contemporaneo. Figura originale nel panorama psicoanalitico contemporaneo, Nathalie Zaltzman (1933-2009) ha segnato con Piera Aulagnier la vitalità scientifica del Quatrième Groupe, tra le società psicoanalitiche francesi contemporanee più impegnate nel campo della psicoanalisi applicata. Rinvigorendo il legame tra individuale e collettivo incardinato solidamente nella clinica psicoanalitica, e nella convinzione che la psicoanalisi vada intesa come strumento del lavoro di civiltà (Kulturarbeit), Zaltzman ha posto questioni coraggiose sul rapporto tra Kulturarbeit e male estremo: le potenzialità e le aporie del lavoro di civiltà; la resistenza dell’uomo di fronte alla barbarie; l’inumano nell’umano; il totalitarismo di eros e la funzione vitale di thanatos in situazioni estreme. Riferimento, quest’ultimo, al concetto di pulsione anarchica introdotto da Zaltzman che percorre carsicamente la sua intera produzione scientifica e che costituisce il fil rouge del saggio introduttivo di De Rosa che qui si presenta. Attraversando l’opera di Zaltzman e analizzando il dibattito scientifico della comunità psicoanalitica francese e canadese nei convegni e nei volumi a lei dedicati post mortem, De Rosa approfondisce il concetto di pulsione anarchica come operatore di resistenza di fronte alle forme di impossessamento totalitario nelle dimensioni del collettivo e dell’individuale. Siamo, dunque, in un’area di nicchia della ricerca umanistica, quella della ricerca psicoanalitica applicata alle questioni di civiltà, ma che appare non anodina per il suo sforzo di portare avanti uno sguardo integrato, interdisciplinare, sulle problematiche che funestano la nostra contemporaneità: l’avanzare dei fanatismi, le politiche totalitarie, le nuove forme di malessere che destrutturano le società civilizzate.

Lo spirito anarchico / DE ROSA, Barbara. - collana "Gli Sguardi":(2014), pp. 7-23.

Lo spirito anarchico

DE ROSA, BARBARA
2014

Abstract

Il presente saggio introduce il volume di cui l'autrice è anche curatrice e traduttrice dei contributi internazionali ivi presenti. Dopo aver introdotto in Italia il contributo di Nathalie Zaltzman con la cura e traduzione del suo ultimo libro (Lo spirito del male, Borla, 2011), oltre che del saggio «Un problematico raccordo di memoria» (2010, in Per un’etica del disagio, Filema), De Rosa ne prosegue l'opera di diffusione ideando e dirigendo questa collaborazione internazionale che persegue un confronto scientifico tra autorevoli psicoanalisti del Quatrième Groupe ed il gruppo di ricerca interdisciplinare di cui è animatrice, "Rileggere il disagio", da tempo impegnato sul tema del disagio della civiltà e delle sue variazioni nell’orizzonte contemporaneo. Figura originale nel panorama psicoanalitico contemporaneo, Nathalie Zaltzman (1933-2009) ha segnato con Piera Aulagnier la vitalità scientifica del Quatrième Groupe, tra le società psicoanalitiche francesi contemporanee più impegnate nel campo della psicoanalisi applicata. Rinvigorendo il legame tra individuale e collettivo incardinato solidamente nella clinica psicoanalitica, e nella convinzione che la psicoanalisi vada intesa come strumento del lavoro di civiltà (Kulturarbeit), Zaltzman ha posto questioni coraggiose sul rapporto tra Kulturarbeit e male estremo: le potenzialità e le aporie del lavoro di civiltà; la resistenza dell’uomo di fronte alla barbarie; l’inumano nell’umano; il totalitarismo di eros e la funzione vitale di thanatos in situazioni estreme. Riferimento, quest’ultimo, al concetto di pulsione anarchica introdotto da Zaltzman che percorre carsicamente la sua intera produzione scientifica e che costituisce il fil rouge del saggio introduttivo di De Rosa che qui si presenta. Attraversando l’opera di Zaltzman e analizzando il dibattito scientifico della comunità psicoanalitica francese e canadese nei convegni e nei volumi a lei dedicati post mortem, De Rosa approfondisce il concetto di pulsione anarchica come operatore di resistenza di fronte alle forme di impossessamento totalitario nelle dimensioni del collettivo e dell’individuale. Siamo, dunque, in un’area di nicchia della ricerca umanistica, quella della ricerca psicoanalitica applicata alle questioni di civiltà, ma che appare non anodina per il suo sforzo di portare avanti uno sguardo integrato, interdisciplinare, sulle problematiche che funestano la nostra contemporaneità: l’avanzare dei fanatismi, le politiche totalitarie, le nuove forme di malessere che destrutturano le società civilizzate.
2014
978-88-917-0549-5
Lo spirito anarchico / DE ROSA, Barbara. - collana "Gli Sguardi":(2014), pp. 7-23.
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