1. Priorità della lingua parlata nella storia della linguistica e prospettiva grafocentrica della ricerca linguistica 2. Cosa è il 'parlato'? 2a. Il parlato come modalità fisica di trasmissione (dalle macchine parlanti del 600 e 700 alla linguistica applicata all’insegnamento delle lingue straniere e alla riabilitazione degli handicaps sensoriali) 2b. Il parlato come modalità semiotica di emissione (la produzione dei 'semicolti': la Confessione di Bellezze) 2c. Il parlato come modalità d'uso di una lingua, insieme di usi linguistici (corpora di parlato) 3. I corpora di parlato I corpora di parlato, acquisiti in varie condizioni, sono di fondamentale importanza per la descrizione e la conoscenza del funzionamento della lingua parlata in tutte le sue tipologie di impiego così come per la predisposizione di strumenti applicativi utili alla realizzazione di sistemi di riconoscimento del parlato e di produzione di voce sintetica 3.a. I corpora di parlato italiano (AVIP-API - CLIPS) 4. La variabilità fonica del parlato e il ruolo del contesto 5. Le difficoltà nello studio del parlato: l'ipoarticolazione. Importanza della prosodia. 6. Nella comunicazione parlata i complessi processi della significazione non si svolgono tutti ed esclusivamente nel testo (inteso in senso tradizionale come successione lineare di unità linguistiche) ma sono spesso esterni al testo, affidati a componenti extralinguistici o paralinguistici (come la prosodia e qualità della voce, la mimica facciale e la gestualità, le modalità dell’interazione dialogica, i rinvii e le allusioni al mondo circostante, il gioco delle inferenze, delle presupposizioni e delle intenzioni). Tutti questi aspetti, che nella comunicazione parlata agiscono in modi variabili e poco prevedibili, sono invece assenti nella comunicazione scritta oppure, se presenti, sono prevedibili (in quanto canonizzati dalla tradizione). Le aree di ricerca intorno alla lingua parlata sono pertanto molteplici: 5.a. parlato e fonetica segmentale 5.b. parlato e prosodia 5.c. parlato, morfologia e sintassi 5.d. parlato e lessico 5.e. parlato e varietà regionali 5.f. parlato e testualità 5.g. parlato e dinamiche comunicative 5.h. parlato e didattica dell'italiano 5.i. parlato e sordità e patologie in genere 5.l. parlato, emozioni, sentimenti e atteggiamenti 5.m. strumenti per lo studio, la codifica e la rappresentazione del parlato
Come studiare l'italiano parlato? Parlato spontaneo e corpora di parlato / Dovetto, FRANCESCA MARIA. - (2014).
Come studiare l'italiano parlato? Parlato spontaneo e corpora di parlato
DOVETTO, FRANCESCA MARIA
2014
Abstract
1. Priorità della lingua parlata nella storia della linguistica e prospettiva grafocentrica della ricerca linguistica 2. Cosa è il 'parlato'? 2a. Il parlato come modalità fisica di trasmissione (dalle macchine parlanti del 600 e 700 alla linguistica applicata all’insegnamento delle lingue straniere e alla riabilitazione degli handicaps sensoriali) 2b. Il parlato come modalità semiotica di emissione (la produzione dei 'semicolti': la Confessione di Bellezze) 2c. Il parlato come modalità d'uso di una lingua, insieme di usi linguistici (corpora di parlato) 3. I corpora di parlato I corpora di parlato, acquisiti in varie condizioni, sono di fondamentale importanza per la descrizione e la conoscenza del funzionamento della lingua parlata in tutte le sue tipologie di impiego così come per la predisposizione di strumenti applicativi utili alla realizzazione di sistemi di riconoscimento del parlato e di produzione di voce sintetica 3.a. I corpora di parlato italiano (AVIP-API - CLIPS) 4. La variabilità fonica del parlato e il ruolo del contesto 5. Le difficoltà nello studio del parlato: l'ipoarticolazione. Importanza della prosodia. 6. Nella comunicazione parlata i complessi processi della significazione non si svolgono tutti ed esclusivamente nel testo (inteso in senso tradizionale come successione lineare di unità linguistiche) ma sono spesso esterni al testo, affidati a componenti extralinguistici o paralinguistici (come la prosodia e qualità della voce, la mimica facciale e la gestualità, le modalità dell’interazione dialogica, i rinvii e le allusioni al mondo circostante, il gioco delle inferenze, delle presupposizioni e delle intenzioni). Tutti questi aspetti, che nella comunicazione parlata agiscono in modi variabili e poco prevedibili, sono invece assenti nella comunicazione scritta oppure, se presenti, sono prevedibili (in quanto canonizzati dalla tradizione). Le aree di ricerca intorno alla lingua parlata sono pertanto molteplici: 5.a. parlato e fonetica segmentale 5.b. parlato e prosodia 5.c. parlato, morfologia e sintassi 5.d. parlato e lessico 5.e. parlato e varietà regionali 5.f. parlato e testualità 5.g. parlato e dinamiche comunicative 5.h. parlato e didattica dell'italiano 5.i. parlato e sordità e patologie in genere 5.l. parlato, emozioni, sentimenti e atteggiamenti 5.m. strumenti per lo studio, la codifica e la rappresentazione del parlatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.