L’esperienza umana e intellettuale di Lorenzo Scupoli si colloca nel periodo in cui i Teatini stanno ponendo le basi di quello che sarebbe stato il loro indiscusso successo nel secolo XVII.mo. Lo Scupoli aveva fatto la sua professione religiosa nel 1571 in s. Paolo Maggiore, definita la “chiesa ideale” della riforma cattolica, a causa del clima di rinnovamento spirituale che in essa si respirava. Il Thiene era stato indubbiamente il promotore delle idee riformatrici fiorite in s. Paolo, ma non, di certo, l’unico ispiratore. In essa avevano soggiornato ed operato forti personalità del calibro di Andrea Avellino, che vi era stato a lungo preposito, Paolo Burali d’Arezzo, Giovanni Marinoni, tutti destinati agli onori degli altari e, ancora, il venerabile Francesco Olimpio, Girolamo Ferro, oltre alla lunga schiera di quanti professarono in quella casa, destinati a ricoprire incarichi prestigiosi in seno alla Chiesa, tutti testimoni dell’importanza che quella istituzione rivestiva nella formazione e nella preparazione culturale del clero. Lo Scupoli conobbe e frequentò alcuni di loro che, senza dubbio, influirono sulla sua formazione, primo fra tutti Andrea Avellino, suo maestro durante il noviziato, ritrovato durante il soggiorno nelle case di Piacenza e di Milano.
Lorenzo Scupoli e la prima generazione teatina / Campanelli, Marcella. - (2014), pp. 23-36.
Lorenzo Scupoli e la prima generazione teatina
CAMPANELLI, MARCELLA
2014
Abstract
L’esperienza umana e intellettuale di Lorenzo Scupoli si colloca nel periodo in cui i Teatini stanno ponendo le basi di quello che sarebbe stato il loro indiscusso successo nel secolo XVII.mo. Lo Scupoli aveva fatto la sua professione religiosa nel 1571 in s. Paolo Maggiore, definita la “chiesa ideale” della riforma cattolica, a causa del clima di rinnovamento spirituale che in essa si respirava. Il Thiene era stato indubbiamente il promotore delle idee riformatrici fiorite in s. Paolo, ma non, di certo, l’unico ispiratore. In essa avevano soggiornato ed operato forti personalità del calibro di Andrea Avellino, che vi era stato a lungo preposito, Paolo Burali d’Arezzo, Giovanni Marinoni, tutti destinati agli onori degli altari e, ancora, il venerabile Francesco Olimpio, Girolamo Ferro, oltre alla lunga schiera di quanti professarono in quella casa, destinati a ricoprire incarichi prestigiosi in seno alla Chiesa, tutti testimoni dell’importanza che quella istituzione rivestiva nella formazione e nella preparazione culturale del clero. Lo Scupoli conobbe e frequentò alcuni di loro che, senza dubbio, influirono sulla sua formazione, primo fra tutti Andrea Avellino, suo maestro durante il noviziato, ritrovato durante il soggiorno nelle case di Piacenza e di Milano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.