Questo lavoro è frutto di un percorso di formazione realizzato insieme ad insegnanti precari che spesso, come nel Peter Pan citato da Bruner, ci sono sembrati smarriti, all’interno di una scuola che non c’è; ma anche desiderosi di crescere e, per questo, disposti a raccontare storie ed anche ad imparare a raccontarle. Smarriti perché costretti a vagare di istituto in istituto sperimentando un precariato pesante per sé e per gli allievi; ma smarriti anche perché costretti a dover velocemente decodificare i segnali provenienti da una scuola caratterizzata da una crescente problematicità. All’interno di un Corso di Abilitazione all’Insegnamento (Napoli, primo semestre 2007), è stato proposto ai 68 corsisti di rispondere per iscritto alla consegna: “racconta il tuo incontro con uno o più allievi «difficili»; analizza la storia che hai raccontato; immagina di progettare alternative in una «scuola ideale”. Il corpus testuale raccolto è stato sottoposto ad una analisi esplorativa del testo di tipo quali-quantitativo, al fine di individuare eventuali ricorrenze lessicali e strutturali significative; poi categorizzato, ad un livello contenutistico. I risultati mostrano che il precariato si configura in realtà come lente per guardare meccanismi importanti che riguardano anche gli insegnanti di ruolo.
Allievi o relazioni “difficili”? Gli insegnanti precari in formazione si raccontano / Parrello, Santa; Menna, Palma. - (2014), pp. 231-248.
Allievi o relazioni “difficili”? Gli insegnanti precari in formazione si raccontano
PARRELLO, SANTA;MENNA, PALMA
2014
Abstract
Questo lavoro è frutto di un percorso di formazione realizzato insieme ad insegnanti precari che spesso, come nel Peter Pan citato da Bruner, ci sono sembrati smarriti, all’interno di una scuola che non c’è; ma anche desiderosi di crescere e, per questo, disposti a raccontare storie ed anche ad imparare a raccontarle. Smarriti perché costretti a vagare di istituto in istituto sperimentando un precariato pesante per sé e per gli allievi; ma smarriti anche perché costretti a dover velocemente decodificare i segnali provenienti da una scuola caratterizzata da una crescente problematicità. All’interno di un Corso di Abilitazione all’Insegnamento (Napoli, primo semestre 2007), è stato proposto ai 68 corsisti di rispondere per iscritto alla consegna: “racconta il tuo incontro con uno o più allievi «difficili»; analizza la storia che hai raccontato; immagina di progettare alternative in una «scuola ideale”. Il corpus testuale raccolto è stato sottoposto ad una analisi esplorativa del testo di tipo quali-quantitativo, al fine di individuare eventuali ricorrenze lessicali e strutturali significative; poi categorizzato, ad un livello contenutistico. I risultati mostrano che il precariato si configura in realtà come lente per guardare meccanismi importanti che riguardano anche gli insegnanti di ruolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.