Introduzione: La salute e la malattia mentale sono costrutti collegati, ma differenti: pertanto il percorso di diagnosi della salute mentale dovrebbe essere parallelo all’accertamento dei disturbi mentali (Keyes, 2005). Secondo il Mental Health Continuum (MHC) di Keyes le persone si collocano lungo un continuum che va da presenza (Flourishing) ad assenza di benessere (Languishing). Obiettivi: Numerosi studi hanno identificato il posizionamento sul MHC di adulti e adolescenti (Americani, Africani, Nord Europei). L’obiettivo del presente contributo è quello di verificare l’applicabilità del modello di Keyes nel contesto italiano e di indagare le relazioni tra MHC e Malessere Psicologico. Metodologia: É stato messo a punto un questionario self-report che comprende, oltre all’Italian Mental Health Continuum-Short Form (Petrillo, Capone, Caso, 2013), altre scale volte a rilevare le variabili psicosociali oggetto di studio. Hanno partecipato alla ricerca 1438 persone con un’età tra i 18 e gli 89 anni (m = 47.12 anni, DS: 19.9), equamente suddivisi per genere. Risultati e Conclusioni: Dai risultati emerge che il 31% dei partecipanti ha una salute mentale positiva (Flourishing), in quanto dichiara di sperimentare ogni giorno, o quasi, almeno 7 sintomi di benessere (ad es. essere felice, interessato alla vita, soddisfatto). L’11% dei partecipanti, invece, non ha una salute mentale positiva (Languishing) in quanto riferisce di non provare mai (o al massimo una/due volte al mese) almeno 7 sintomi di benessere. Infine gli individui che non soddisfano i criteri sopra citati sono classificati come persone con una moderata salute mentale (58%). In linea con quanto suggerito dalla letteratura i flourishing (e coloro che hanno una moderata salute mentale) presentano bassi livelli di malessere psicologico, non sono depressi e non denunciano disturbi psicofisici.
Un’applicazione del Mental Health Continuum di Keyes al contesto italiano: benessere e malessere in giovani e adulti / Petrillo, Giovanna; Caso, Daniela; Capone, Vincenza. - (2013), pp. 129-130. (Intervento presentato al convegno La ricerca delle buone pratiche in Psicologia della Salute. Ventennale del Primo Congresso S.I.P.SA. Orvieto 1993-2013 tenutosi a Orvieto nel 10-12 maggio 2013).
Un’applicazione del Mental Health Continuum di Keyes al contesto italiano: benessere e malessere in giovani e adulti
PETRILLO, GIOVANNA;CASO, DANIELA;CAPONE, Vincenza
2013
Abstract
Introduzione: La salute e la malattia mentale sono costrutti collegati, ma differenti: pertanto il percorso di diagnosi della salute mentale dovrebbe essere parallelo all’accertamento dei disturbi mentali (Keyes, 2005). Secondo il Mental Health Continuum (MHC) di Keyes le persone si collocano lungo un continuum che va da presenza (Flourishing) ad assenza di benessere (Languishing). Obiettivi: Numerosi studi hanno identificato il posizionamento sul MHC di adulti e adolescenti (Americani, Africani, Nord Europei). L’obiettivo del presente contributo è quello di verificare l’applicabilità del modello di Keyes nel contesto italiano e di indagare le relazioni tra MHC e Malessere Psicologico. Metodologia: É stato messo a punto un questionario self-report che comprende, oltre all’Italian Mental Health Continuum-Short Form (Petrillo, Capone, Caso, 2013), altre scale volte a rilevare le variabili psicosociali oggetto di studio. Hanno partecipato alla ricerca 1438 persone con un’età tra i 18 e gli 89 anni (m = 47.12 anni, DS: 19.9), equamente suddivisi per genere. Risultati e Conclusioni: Dai risultati emerge che il 31% dei partecipanti ha una salute mentale positiva (Flourishing), in quanto dichiara di sperimentare ogni giorno, o quasi, almeno 7 sintomi di benessere (ad es. essere felice, interessato alla vita, soddisfatto). L’11% dei partecipanti, invece, non ha una salute mentale positiva (Languishing) in quanto riferisce di non provare mai (o al massimo una/due volte al mese) almeno 7 sintomi di benessere. Infine gli individui che non soddisfano i criteri sopra citati sono classificati come persone con una moderata salute mentale (58%). In linea con quanto suggerito dalla letteratura i flourishing (e coloro che hanno una moderata salute mentale) presentano bassi livelli di malessere psicologico, non sono depressi e non denunciano disturbi psicofisici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.