La risalita al vulcano, più conosciuto al mondo per il suo elevatissimo rischio, dalla strada originaria che "da Portici e da Ercolano conduceva alla montagna", è stata la generatrice dell'idea posta a base della gara di progettazione. Il concorso è stato l'occasione per impegnare la creatività collettiva a cimentarsi nella trasformazione del luogo di accoglienza di numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il Vesuvio, infatti, è visitato da circa un milione di turisti all'anno. Lungo le sue pendici per secoli si sono stratificati i segni della più bella architettura integrata a paesaggi naturali, rurali e di parchi e giardini delle dimore settecentesche ad opera dei migliori architetti dell'epoca. La crescita edilizia del secondo dopoguerra, come per tutti i comuni appartenenti ai dintorni di Napoli, ha significato mutare radicalmente la fisionomia e la bellezza di quel paesaggio. Con l'istituzione del parco Nazionale del Vesuvio si è cercato di invertire la rotta di un'urbanistica massiccia e degradata. Pochi i risultati positivi di tale impegno ma sollecitare l'attenzione dei progettisti verso le esigenze di riqualificazione di tali ambiti è molto importante ed i risultati del concorso di progettazione ne sono la testimonianza. Il passaggio ulteriore dovrà riguardare la riqualificazione ambientale e paesaggistica di quelle aree interne al Parco Naturale oggetto di aggressione per lo sversamento illecito di rifiuti urbani come nelle ex cave di pietra lavica.
Vesuvio Design. Per l'accoglienza turistica del Parco Nazionale del Vesuvio / Buondonno, Emma. - (2015). (Intervento presentato al convegno Vesuvio Design. Comunicazione e rilancio. tenutosi a Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia nel 3 febbraio 2015).
Vesuvio Design. Per l'accoglienza turistica del Parco Nazionale del Vesuvio.
BUONDONNO, EMMA
2015
Abstract
La risalita al vulcano, più conosciuto al mondo per il suo elevatissimo rischio, dalla strada originaria che "da Portici e da Ercolano conduceva alla montagna", è stata la generatrice dell'idea posta a base della gara di progettazione. Il concorso è stato l'occasione per impegnare la creatività collettiva a cimentarsi nella trasformazione del luogo di accoglienza di numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il Vesuvio, infatti, è visitato da circa un milione di turisti all'anno. Lungo le sue pendici per secoli si sono stratificati i segni della più bella architettura integrata a paesaggi naturali, rurali e di parchi e giardini delle dimore settecentesche ad opera dei migliori architetti dell'epoca. La crescita edilizia del secondo dopoguerra, come per tutti i comuni appartenenti ai dintorni di Napoli, ha significato mutare radicalmente la fisionomia e la bellezza di quel paesaggio. Con l'istituzione del parco Nazionale del Vesuvio si è cercato di invertire la rotta di un'urbanistica massiccia e degradata. Pochi i risultati positivi di tale impegno ma sollecitare l'attenzione dei progettisti verso le esigenze di riqualificazione di tali ambiti è molto importante ed i risultati del concorso di progettazione ne sono la testimonianza. Il passaggio ulteriore dovrà riguardare la riqualificazione ambientale e paesaggistica di quelle aree interne al Parco Naturale oggetto di aggressione per lo sversamento illecito di rifiuti urbani come nelle ex cave di pietra lavica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.