L’art. 25 del d.l. n. 133 del 2014 – convertito in l. n. 164 del 2014 e noto come decreto “Sblocca Italia” – è intervenuto sull’art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42 del 2004), nella parte concernente il ruolo delle Soprintendenze nel procedimento autorizzatorio. Il d.l. elimina le problematiche che la previsione della conferenza di servizi facoltativa e del brevissimo termine per la relativa pronuncia poneva, in relazione alla disciplina dettata dalla l. n. 241 del 1990, ma non è valso a risolvere le ulteriori questioni che la versione precedente dell’art. 146 sollevava, relative all’effetto dell’inerzia del Soprintendente e alla prescindibilità del relativo parere. La prescindibilità trascura il carattere decisorio del parere, da assimilarsi ad un potere di amministrazione attiva, di cogestione dei valori paesaggistici, ed appare irragionevole e contraddittoria rispetto al complessivo sistema di gestione del vincolo disegnato dal Codice per la fase precedente alla vestizione dei vincoli e alla positiva verifica ministeriale dell’adeguamento ai vincoli vestiti degli strumenti urbanistici. L’esigenza di omogeneità nell’esercizio del potere autorizzatorio (proprio in ragione dell’ampiezza delle valutazioni che il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica presuppone) è la ratio alla base, del resto, di una ulteriore novità introdotta dal legislatore nel 2014. L’art. 12, comma 1-bis, d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito in l. n. 106 del 2014, ha introdotto un procedimento di riesame per tutti i pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati rilasciati da organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali, allo scopo di controllare, a livello centrale, gli atti e ridurre i ricorsi amministrativi.
Le incertezze irrisolte in tema di autorizzazione paesaggistica / Mari, Giuseppina. - In: RIVISTA GIURIDICA DELL'EDILIZIA. - ISSN 0485-2435. - Supplemento al fascicolo 6 del 2014 di Rivista giuridica dell'edilizia:6(2014), pp. 103-122. (Intervento presentato al convegno Gli effetti del d.l. “Sblocca-Italia” conv. nella l. n. 164/2014 sulla l. n. 241/1990 e sul Testo Unico dell’Edilizia tenutosi a Roma, Università degli Studi Roma Tre nel 22 gennaio 2015).
Le incertezze irrisolte in tema di autorizzazione paesaggistica
MARI, GIUSEPPINA
2014
Abstract
L’art. 25 del d.l. n. 133 del 2014 – convertito in l. n. 164 del 2014 e noto come decreto “Sblocca Italia” – è intervenuto sull’art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42 del 2004), nella parte concernente il ruolo delle Soprintendenze nel procedimento autorizzatorio. Il d.l. elimina le problematiche che la previsione della conferenza di servizi facoltativa e del brevissimo termine per la relativa pronuncia poneva, in relazione alla disciplina dettata dalla l. n. 241 del 1990, ma non è valso a risolvere le ulteriori questioni che la versione precedente dell’art. 146 sollevava, relative all’effetto dell’inerzia del Soprintendente e alla prescindibilità del relativo parere. La prescindibilità trascura il carattere decisorio del parere, da assimilarsi ad un potere di amministrazione attiva, di cogestione dei valori paesaggistici, ed appare irragionevole e contraddittoria rispetto al complessivo sistema di gestione del vincolo disegnato dal Codice per la fase precedente alla vestizione dei vincoli e alla positiva verifica ministeriale dell’adeguamento ai vincoli vestiti degli strumenti urbanistici. L’esigenza di omogeneità nell’esercizio del potere autorizzatorio (proprio in ragione dell’ampiezza delle valutazioni che il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica presuppone) è la ratio alla base, del resto, di una ulteriore novità introdotta dal legislatore nel 2014. L’art. 12, comma 1-bis, d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito in l. n. 106 del 2014, ha introdotto un procedimento di riesame per tutti i pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati rilasciati da organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali, allo scopo di controllare, a livello centrale, gli atti e ridurre i ricorsi amministrativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.