Nel XVII secolo a Napoli si forma, in seno ai circoli gesuitici, una microcultura letteraria che fa emergere nella vasta poesia didascalica neo-latina temi come la navigazione, la guerra, le sorgenti termali dell’isola d’Ischia, i generi voluttuari, le piante medicinali e curative. Gli autori di questa poesia didascalica (Nicolò Partenio Giannettasio, Tommaso Strozzi, Francesco Eulalio Savastano, Camillo Eucherio de Quinzi) con le loro opere contribuiscono a dibattiti scientifici attuali nella cultura erudita del tempo; i loro destinatari sono nobili europei che mediante questa poesia devono assorbire la mentalità e le idee gesuitiche». Ci troviamo di fronte a componimenti che hanno sempre un legame marcato e ben consapevole con Napoli e le sue tradizioni letterarie locali, e in realtà non solo con l’antichità classica (Virgilio), ma anche con le tradizioni neo-latine (Pontano, Rapin). Il seminario analizzerà, in riferimento al poema didascalico De cocolatis opificio di Tommaso Strozzi (Napoli 1689), in che misura e in che forma quest’opera sia debitrice nei confronti della tradizione della poesia didascalica antica e di quella neo-latina (in particolare il De Hortis Hesperidum di G. Pontano).
Nobili gusti, versi virgiliani, identità napoletana: il De cocolatis opificio di Tommaso Strozzi / Germano, Giuseppe. - (2015).
Nobili gusti, versi virgiliani, identità napoletana: il De cocolatis opificio di Tommaso Strozzi
GERMANO, GIUSEPPE
2015
Abstract
Nel XVII secolo a Napoli si forma, in seno ai circoli gesuitici, una microcultura letteraria che fa emergere nella vasta poesia didascalica neo-latina temi come la navigazione, la guerra, le sorgenti termali dell’isola d’Ischia, i generi voluttuari, le piante medicinali e curative. Gli autori di questa poesia didascalica (Nicolò Partenio Giannettasio, Tommaso Strozzi, Francesco Eulalio Savastano, Camillo Eucherio de Quinzi) con le loro opere contribuiscono a dibattiti scientifici attuali nella cultura erudita del tempo; i loro destinatari sono nobili europei che mediante questa poesia devono assorbire la mentalità e le idee gesuitiche». Ci troviamo di fronte a componimenti che hanno sempre un legame marcato e ben consapevole con Napoli e le sue tradizioni letterarie locali, e in realtà non solo con l’antichità classica (Virgilio), ma anche con le tradizioni neo-latine (Pontano, Rapin). Il seminario analizzerà, in riferimento al poema didascalico De cocolatis opificio di Tommaso Strozzi (Napoli 1689), in che misura e in che forma quest’opera sia debitrice nei confronti della tradizione della poesia didascalica antica e di quella neo-latina (in particolare il De Hortis Hesperidum di G. Pontano).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.