Nel "Simposio" è possibile individuare tracce di una riflessione platonica sulla natura della narrazione. Di un racconto - emerge dal testo - la cosa più importante è il narratore. Il testo presenta diversi tipi di narratori, che si distinguono l'uno dall'altro a seconda della relazione che intessono con la materia della narrazione. La materia della narrazione sono gli "erotikoi logoi" che Socrate tenne e suscitò in tempi lontani. Il primo tipo di narratore è Apollodoro: buon narratore e amico di Socrate, egli narra fatti che non ha vissuto, ma che può raccontare, perché gli sono stati narrati dal secondo tipo di narratore presentato dal testo: Aristodemo. Aristodemo era presente ai fatti narrati, ed è a sua volta buon narratore, perché innamorato di Socrate. Egli ha narrato non solo ad Apollodoro, ma anche a Fenice, che si configura come il terzo tipo di narratore presentato dal testo. Fenice è cattivo narratore. Assente ai fatti narrati, egli li ha a sua volta riferiti, ma il suo racconto "non racconta niente". Il saggio indaga l'attitudine diegetica dei tre tipi di narratori, ciascuno collocato nella propria temporalità, e la cura che ciascuno di essi ha avuto (o ha mancato di avere) della materia narrata.
Narrazioni e narratori nel "Simposio" di Platone / Palumbo, Lidia. - 35:(2016), pp. 104-109.
Narrazioni e narratori nel "Simposio" di Platone
PALUMBO, LIDIA
2016
Abstract
Nel "Simposio" è possibile individuare tracce di una riflessione platonica sulla natura della narrazione. Di un racconto - emerge dal testo - la cosa più importante è il narratore. Il testo presenta diversi tipi di narratori, che si distinguono l'uno dall'altro a seconda della relazione che intessono con la materia della narrazione. La materia della narrazione sono gli "erotikoi logoi" che Socrate tenne e suscitò in tempi lontani. Il primo tipo di narratore è Apollodoro: buon narratore e amico di Socrate, egli narra fatti che non ha vissuto, ma che può raccontare, perché gli sono stati narrati dal secondo tipo di narratore presentato dal testo: Aristodemo. Aristodemo era presente ai fatti narrati, ed è a sua volta buon narratore, perché innamorato di Socrate. Egli ha narrato non solo ad Apollodoro, ma anche a Fenice, che si configura come il terzo tipo di narratore presentato dal testo. Fenice è cattivo narratore. Assente ai fatti narrati, egli li ha a sua volta riferiti, ma il suo racconto "non racconta niente". Il saggio indaga l'attitudine diegetica dei tre tipi di narratori, ciascuno collocato nella propria temporalità, e la cura che ciascuno di essi ha avuto (o ha mancato di avere) della materia narrata.File | Dimensione | Formato | |
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