Questo contributo vuole analizzare i comportamenti demografici (mortalità, fecondità e migratorietà) della popolazione napoletana, fornendo un’immagine ulteriore delle differenze interne alla città. In sostanza, ci si chiede se persistono nel comune di Napoli divari nelle caratteristiche e nei comportamenti demografici degli abitanti dei diversi quartieri (e delle municipalità), tali da far pensare alla presenza di gruppi distinti e quindi a una popolazione complessiva che sia il frutto dell’aggregazione di diverse realtà demografiche connotabili territorialmente. Se fosse confermata tale ipotesi, la conoscenza dettagliata delle diverse situazioni diventerebbe davvero essenziale per la progettazione attenta delle politiche sociali più idonee da mettere in campo. Le analisi proposte si basano prevalentemente sui dati Istat successivi al censimento della popolazione del 2001. Questi dati, disponibili per tutti i comuni italiani, sono stati calcolati dall’Ufficio di statistica del comune di Napoli anche per i quartieri e le municipalità. Le analisi condotte hanno assunto come dati di riferimento la popolazione, gli eventi naturali (nascite e decessi) e quelli migratori (trasferimenti della residenza) dei residenti nei quartieri napoletani dal 2002 in poi, distinti per genere. Il periodo preso a riferimento si colloca all’incirca a metà del decennio intercensuario 2001-2011, per l’esattezza intorno al 2006, con un intervallo pluriennale per gli eventi demografici di tre (2005-2007) o di cinque anni (2004-2008).
Quartiere per quartiere / Strozza, Salvatore; Cipriani, Adriana; Forcellati, Linda. - (2016), pp. 29-39.
Quartiere per quartiere
STROZZA, SALVATORE;FORCELLATI, LINDA
2016
Abstract
Questo contributo vuole analizzare i comportamenti demografici (mortalità, fecondità e migratorietà) della popolazione napoletana, fornendo un’immagine ulteriore delle differenze interne alla città. In sostanza, ci si chiede se persistono nel comune di Napoli divari nelle caratteristiche e nei comportamenti demografici degli abitanti dei diversi quartieri (e delle municipalità), tali da far pensare alla presenza di gruppi distinti e quindi a una popolazione complessiva che sia il frutto dell’aggregazione di diverse realtà demografiche connotabili territorialmente. Se fosse confermata tale ipotesi, la conoscenza dettagliata delle diverse situazioni diventerebbe davvero essenziale per la progettazione attenta delle politiche sociali più idonee da mettere in campo. Le analisi proposte si basano prevalentemente sui dati Istat successivi al censimento della popolazione del 2001. Questi dati, disponibili per tutti i comuni italiani, sono stati calcolati dall’Ufficio di statistica del comune di Napoli anche per i quartieri e le municipalità. Le analisi condotte hanno assunto come dati di riferimento la popolazione, gli eventi naturali (nascite e decessi) e quelli migratori (trasferimenti della residenza) dei residenti nei quartieri napoletani dal 2002 in poi, distinti per genere. Il periodo preso a riferimento si colloca all’incirca a metà del decennio intercensuario 2001-2011, per l’esattezza intorno al 2006, con un intervallo pluriennale per gli eventi demografici di tre (2005-2007) o di cinque anni (2004-2008).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.