Originato da un incontro multidisciplinare sul tema della memoria e della conservazione del patrimonio architettonico che ha visto confrontarsi filosofia, progetto e restauro, il saggio analizza le relazioni tra il pensiero di Jacques Derrida ed il tema del restauro dell'architettura. Con riferimento alla riflessione derridiana, si analizza l’idea di architettura come ‘evento’, nonché il termine utilizzato dal filosofo franco-algerino, 'maintenant', richiamando il significato di aura di Benjamin e la sua interpretazione del passato, la cui immagine, sfuggente, connota il carattere autentico sia della dimensione temporale che dell'architettura. Ancora, viene intravista la relazione con alcuni temi del restauro, sia dal punto di vista teorico che applicativo: la scelta dell’intervento progettuale in particolare, mira a definire una realtà nuova accanto alle tante immagini del passato, lavorando alla costituzione di ulteriori 'maintenant'. Vengono altresì sviluppate considerazioni sul restauro come 'soglia', connesso a riflessioni derridiane sull’identità di una città e quelle sulla reciproca interdipendenza dell’architettura e della memoria riferita alle posizioni conservative di J. Ruskin, W. Morris, A. Riegl fino a R.Pane. Il saggio si conclude con una serie di riflessioni sulla memoria e sulla responsabilità sviluppate dallo stesso Derrida, in relazione al significato del progetto nell'epoca contemporanea.
Progetto e memoria. Maintenant e sentieri per la conservazione / Marino, Bianca. - FREQUENZE_conservazione/restauro:(2016), pp. 11-45.
Progetto e memoria. Maintenant e sentieri per la conservazione
MARINO, BIANCA
2016
Abstract
Originato da un incontro multidisciplinare sul tema della memoria e della conservazione del patrimonio architettonico che ha visto confrontarsi filosofia, progetto e restauro, il saggio analizza le relazioni tra il pensiero di Jacques Derrida ed il tema del restauro dell'architettura. Con riferimento alla riflessione derridiana, si analizza l’idea di architettura come ‘evento’, nonché il termine utilizzato dal filosofo franco-algerino, 'maintenant', richiamando il significato di aura di Benjamin e la sua interpretazione del passato, la cui immagine, sfuggente, connota il carattere autentico sia della dimensione temporale che dell'architettura. Ancora, viene intravista la relazione con alcuni temi del restauro, sia dal punto di vista teorico che applicativo: la scelta dell’intervento progettuale in particolare, mira a definire una realtà nuova accanto alle tante immagini del passato, lavorando alla costituzione di ulteriori 'maintenant'. Vengono altresì sviluppate considerazioni sul restauro come 'soglia', connesso a riflessioni derridiane sull’identità di una città e quelle sulla reciproca interdipendenza dell’architettura e della memoria riferita alle posizioni conservative di J. Ruskin, W. Morris, A. Riegl fino a R.Pane. Il saggio si conclude con una serie di riflessioni sulla memoria e sulla responsabilità sviluppate dallo stesso Derrida, in relazione al significato del progetto nell'epoca contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.