Il disagio degli adolescenti nei gruppi on-line: dalla psicopatologia al supporto sociale

Le tecnologie mediatiche hanno modificato i processi di costruzione del Sè, trasformando l’investimento sulla vita psichica interna e sui legami sociali, con conseguenze sulle modalità di realizzazione dei compiti evolutivi da parte degli adolescenti (Biolcati, 2010). Il virtuale può essere il campo del disagio condiviso, come nel caso dei siti e dei blog Pro-anoressia (Pro-Ana) o Pro-autolesionismo (Pro-Self Injury). Ci si interroga, da diverse prospettive, se l’esposizione a tali siti costituisca fattore di rischio per la diffusione dei disturbi evidenziati (Borzekowski et al., 2010; Codie et al., 2011; Figueras et al., 2014; Whitlock et al., 2006; Boyd et al., 2011; Duggan et al., 2012); ci si chiede, inoltre, quale funzione tali spazi assumano in termini di soluzioni identitarie (Margherita, 2013 ; Margherita e Gargiulo, 2014). Il lavoro presenta alcune riflessioni sul fenomeno dei gruppi online centrati sul sintomo e una ricerca su 20 blog italiani, 10 Pro-Anoressia e 10 Pro-Self Injury, ancora operativi nel 2014. I testi dei blog sono stati analizzati attraverso il supporto del software T-Lab (Lancia, 2004) con una cluster analysis. Se per i blog Pro-Ana i cluster tematici rimandano a dimensioni che esprimono un’identità condivisa centrata sul sintomo, per i blog Pro-Self Injury i temi rimandano a un’urgenza di condivisione e di supporto relazionale. Si riflette, infine, sulla necessità di approfondire il fenomeno al fine di mettere in atto strategie preventive che considerino le dinamiche del virtuale anche in relazione ad una possibile domanda di aiuto.