Per la V Triennale milanese del 1933 Luigi Piccinato, che già avuto modo di occuparsi del tema in alcuni scritti teorici, progetta un modello residenziale pensato per le colonie africane. L’edificio della Triennale ambisce quindi a riprendere l’architettura del luogo – specificamente libica – dal punto di vista dell’orientamento, della distribuzione interna e delle aperture, per definire un prototipo ideale che, pur fondandosi sulla tradizione locale, sia moderno e confortevole. Per esempio, l’idea portante è costituita dalla corte interna intorno a cui sono dislocati i diversi ambienti, in modo che l’edificio risulti «chiuso» verso l’esterno e «aperto» al proprio interno, ma diversi sono gli elementi ripresi dalla tradizione araba e adattati ad un modus vivendi moderno e confortevole.
Luigi Piccinato: la «casa coloniale» alla V Triennale di Milano / Maglio, Andrea. - 1:(2016), pp. 105-110.
Luigi Piccinato: la «casa coloniale» alla V Triennale di Milano
MAGLIO, ANDREA
2016
Abstract
Per la V Triennale milanese del 1933 Luigi Piccinato, che già avuto modo di occuparsi del tema in alcuni scritti teorici, progetta un modello residenziale pensato per le colonie africane. L’edificio della Triennale ambisce quindi a riprendere l’architettura del luogo – specificamente libica – dal punto di vista dell’orientamento, della distribuzione interna e delle aperture, per definire un prototipo ideale che, pur fondandosi sulla tradizione locale, sia moderno e confortevole. Per esempio, l’idea portante è costituita dalla corte interna intorno a cui sono dislocati i diversi ambienti, in modo che l’edificio risulti «chiuso» verso l’esterno e «aperto» al proprio interno, ma diversi sono gli elementi ripresi dalla tradizione araba e adattati ad un modus vivendi moderno e confortevole.File | Dimensione | Formato | |
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La casa alla triennale - Lanini Boschi L'architettura della villa moderna.pdf
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