La revoca del licenziamento

Il saggio esamina in chiave civilistica l'istituto della revoca del licenziamento che l'art. 5, d.lgs. n. 23 del 2015 configura come un vero e proprio potere di ripensamento del datore di lavoro circa un licenziamento intimato in precedenza da cui deriva l'effetto della automatica prosecuzione del rapporto fatte salve le eventuali dimissioni del lavoratore qualora non interessato. La nuova disciplina (introdotta dalla legge n. 92 del 2012) presenta profili di dubbia legittimità sul piano costituzionale per violazione del criterio di libertà dell'autonomia privata contrattuale che trova fondamento nel principio di uguaglianza di cui all'art. 3 della Costituzione. Muovendo dai principi di diritto comune l'analisi propone una interpretazione adeguatrice dell'art. 5, d.lgs. n. 23/2015, ma la violazione della libertà di autonomia privata porta a concludere per la incostituzionalità della norma ai sensi dell'art. 3, Costituzione.