Il saggio analizza il contributo di Roberto Di Stefano alla conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive nell'ambito di un più articolato quadro di rinnovamento della materia del restauro che lo studioso napoletano portò avanti per tutti gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, per superare la sudditanza nei confronti dei concetti e dei metodi delle discipline storiografiche ed estetiche ed affermare l’autonomia disciplinare del restauro, dotato di un suo corpus teorico e metodologico-operativo indipendente. La conoscenza delle tecniche costruttive tradizionali, infatti, rappresenta per Di Stefano un tassello di un progetto più complesso di un pioneristico rinnovamento del restauro architettonico, perseguito con lungimirante tenacia. Progetto portato avanti a partire dagli anni Settanta, e per tutta la sua lunga ed operosa vita di studioso e restauratore, mirante a definire un autonomo campo della disciplina del restauro, fondato su un nuovo e paritetico rapporto con la storia, aperto e sensibile agli apporti che potevano arrivare dall'urbanistica, dalle scienze ambientali, dall'analisi strutturale, dalla geologia e dalla geotecnica, dalle scienze economiche, statistiche e chimico-fisiche, dalla sociologia e dalla psicologia. La definizione, cioè, di una disciplina autonoma, arricchita dalle competenze di altre materie, il luogo dove la ricerca multidisciplinare poteva trovare concretezza nel progetto di restauro.
Restauro e conoscenza del cantiere storico: l'approccio di Roberto Di Stefano / Amore, Raffaele. - (2013), pp. 358-363.
Restauro e conoscenza del cantiere storico: l'approccio di Roberto Di Stefano
AMORE, RAFFAELE
2013
Abstract
Il saggio analizza il contributo di Roberto Di Stefano alla conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive nell'ambito di un più articolato quadro di rinnovamento della materia del restauro che lo studioso napoletano portò avanti per tutti gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, per superare la sudditanza nei confronti dei concetti e dei metodi delle discipline storiografiche ed estetiche ed affermare l’autonomia disciplinare del restauro, dotato di un suo corpus teorico e metodologico-operativo indipendente. La conoscenza delle tecniche costruttive tradizionali, infatti, rappresenta per Di Stefano un tassello di un progetto più complesso di un pioneristico rinnovamento del restauro architettonico, perseguito con lungimirante tenacia. Progetto portato avanti a partire dagli anni Settanta, e per tutta la sua lunga ed operosa vita di studioso e restauratore, mirante a definire un autonomo campo della disciplina del restauro, fondato su un nuovo e paritetico rapporto con la storia, aperto e sensibile agli apporti che potevano arrivare dall'urbanistica, dalle scienze ambientali, dall'analisi strutturale, dalla geologia e dalla geotecnica, dalle scienze economiche, statistiche e chimico-fisiche, dalla sociologia e dalla psicologia. La definizione, cioè, di una disciplina autonoma, arricchita dalle competenze di altre materie, il luogo dove la ricerca multidisciplinare poteva trovare concretezza nel progetto di restauro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.