Introduzione. Gli studi di Kohlberg (1969; 1976) sullo sviluppo morale sono stati rivisti da Gilligan (1977) sottolineandone i limiti, che consistono nell’indicare le donne carenti rispetto allo sviluppo morale maschile. Per Gilligan (1982) le donne posseggono una moralità diversa, basata sulla cura e la responsabilità, laddove nei maschi domina una morale teorica. In uno studio precedente (Parola, Donsì, 2015) abbiamo riproposto l’intervista formulata dall’autrice (Gilligan et al., 1982), riscontrando che oggi non si evidenzia più una netta differenza di genere nel giudizio morale e che morale della cura e morale della giustizia appaiono coesistere nella donna come nell'uomo. La scissione riscontrata tra ragionamento morale, ove non sono presenti differenze di genere, e comportamento morale, in cui le donne sono invece più predisposte alle azioni di cura, ci ha spinto ad analizzare ancor meglio la concezione di “morale” nei giovani d’oggi. Obiettivo di questo lavoro è dunque l’approfondimento di tale concezione e delle connesse differenze di genere nel linguaggio della morale. Metodo. L’indagine ha coinvolto 100 studenti universitari campani (50 M, 50 F; età media: 21.5). Partendo dalle risposte all’intervista individuale del lavoro precedente, la nostra attenzione si è indirizzata alla domanda “Che cos’è morale per te? Puoi anche fare un esempio”, le cui risposte - per articolazione e ricchezza di contenuti - erano particolarmente rispondenti al nostro obiettivo di evidenziare sia i nuclei tematici dei discorsi sulla morale che le differenze lessicali tra i generi. Con l'ausilio del software T-lab (Lancia, 2004), sono state condotte: Analisi Tematica dei Contesti Elementari, Analisi delle Corrispondenze sui lemmi, Analisi lessicale delle Specificità, Associazioni di Parole. Risultati. • La Cluster Analysis mostra 5 cluster tematici: scelta morale (27,54%), comportamento morale (26,81%) rispetto per gli altri (22,46%), coscienza morale (13,77%) e regole morali (9,42%). La posizione dei cluster sugli assi cartesiani rappresenta la concezione che i giovani adulti hanno della morale, ricondotta a due differenti piani: quello del comportamento morale, nell'asse superiore, e quello del ragionamento morale, nell'asse inferiore. • Rispetto alle specificità di genere, le donne credono maggiormente in una "propria morale" individuale che guida l'agire; gli uomini invece parlano dell' "universalità" della morale come sistema di valori che permette di "giudicare" le azioni come giuste o sbagliate. Conclusioni. L’analisi dei nuclei tematici dei discorsi sulla morale tende a confermare, articolandoli, i risultati del lavoro precedente, separando il piano del comportamento morale da quello del ragionamento. Per quanto riguarda il lessico, i lemmi femminili sono orientati a dar voce all’azione, quelli maschili a un giudizio morale teorico, rispettando la diversa strutturazione identitaria (Parola, Donsì, 2015).
"Che cos'è morale per te?" Nuclei tematici e differenze di genere nel linguaggio della morale in giovani adulti / Donsi', Lucia; Parola, A.. - (2016). (Intervento presentato al convegno XXIX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione A.I.P. tenutosi a Università degli Studi di Padova nel 8-10 settembre 2016).
"Che cos'è morale per te?" Nuclei tematici e differenze di genere nel linguaggio della morale in giovani adulti
DONSI', LUCIA;Parola, A.
2016
Abstract
Introduzione. Gli studi di Kohlberg (1969; 1976) sullo sviluppo morale sono stati rivisti da Gilligan (1977) sottolineandone i limiti, che consistono nell’indicare le donne carenti rispetto allo sviluppo morale maschile. Per Gilligan (1982) le donne posseggono una moralità diversa, basata sulla cura e la responsabilità, laddove nei maschi domina una morale teorica. In uno studio precedente (Parola, Donsì, 2015) abbiamo riproposto l’intervista formulata dall’autrice (Gilligan et al., 1982), riscontrando che oggi non si evidenzia più una netta differenza di genere nel giudizio morale e che morale della cura e morale della giustizia appaiono coesistere nella donna come nell'uomo. La scissione riscontrata tra ragionamento morale, ove non sono presenti differenze di genere, e comportamento morale, in cui le donne sono invece più predisposte alle azioni di cura, ci ha spinto ad analizzare ancor meglio la concezione di “morale” nei giovani d’oggi. Obiettivo di questo lavoro è dunque l’approfondimento di tale concezione e delle connesse differenze di genere nel linguaggio della morale. Metodo. L’indagine ha coinvolto 100 studenti universitari campani (50 M, 50 F; età media: 21.5). Partendo dalle risposte all’intervista individuale del lavoro precedente, la nostra attenzione si è indirizzata alla domanda “Che cos’è morale per te? Puoi anche fare un esempio”, le cui risposte - per articolazione e ricchezza di contenuti - erano particolarmente rispondenti al nostro obiettivo di evidenziare sia i nuclei tematici dei discorsi sulla morale che le differenze lessicali tra i generi. Con l'ausilio del software T-lab (Lancia, 2004), sono state condotte: Analisi Tematica dei Contesti Elementari, Analisi delle Corrispondenze sui lemmi, Analisi lessicale delle Specificità, Associazioni di Parole. Risultati. • La Cluster Analysis mostra 5 cluster tematici: scelta morale (27,54%), comportamento morale (26,81%) rispetto per gli altri (22,46%), coscienza morale (13,77%) e regole morali (9,42%). La posizione dei cluster sugli assi cartesiani rappresenta la concezione che i giovani adulti hanno della morale, ricondotta a due differenti piani: quello del comportamento morale, nell'asse superiore, e quello del ragionamento morale, nell'asse inferiore. • Rispetto alle specificità di genere, le donne credono maggiormente in una "propria morale" individuale che guida l'agire; gli uomini invece parlano dell' "universalità" della morale come sistema di valori che permette di "giudicare" le azioni come giuste o sbagliate. Conclusioni. L’analisi dei nuclei tematici dei discorsi sulla morale tende a confermare, articolandoli, i risultati del lavoro precedente, separando il piano del comportamento morale da quello del ragionamento. Per quanto riguarda il lessico, i lemmi femminili sono orientati a dar voce all’azione, quelli maschili a un giudizio morale teorico, rispettando la diversa strutturazione identitaria (Parola, Donsì, 2015).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.