Le forme fluide della recente lirica italiana, per il fenomeno sempre più diffuso dello «sbiancamento» o «deflazione dell'io» (E. Testa) e per la loro tendenza ad aprirsi polifonicamente a un'«oralità secondaria» (Zumthor), si rivelano particolarmente inclini a dare voce alla folla sommersa dei migranti. Nel movimento azzurro della poesia (Bennis) l'andare a capo dei versi diventa gesto etico, che aggancia e porta in superficie l'ultimo volto dell' umanesimo esule (Said).
L'umanesimo esule e il «movimento azzurro» della poesia / Acocella, Silvia. - (2016). (Intervento presentato al convegno Convegno Temi e voci della poesia del Novecento tenutosi a Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel 30 e 31 maggio 2016).
L'umanesimo esule e il «movimento azzurro» della poesia
ACOCELLA, SILVIA
2016
Abstract
Le forme fluide della recente lirica italiana, per il fenomeno sempre più diffuso dello «sbiancamento» o «deflazione dell'io» (E. Testa) e per la loro tendenza ad aprirsi polifonicamente a un'«oralità secondaria» (Zumthor), si rivelano particolarmente inclini a dare voce alla folla sommersa dei migranti. Nel movimento azzurro della poesia (Bennis) l'andare a capo dei versi diventa gesto etico, che aggancia e porta in superficie l'ultimo volto dell' umanesimo esule (Said).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.