Nella seconda metà dell’Ottocento e nella prima del Novecento il colloquio fittissimo tra letteratura, teatro e arti figurative determinò a Napoli la nascita di una sinergica comunità, la quale finì inevitabilmente per confrontarsi con le coeve riflessioni sia nazionali che europee. È un dialogo che può essere riassunto attraverso l’espressione adoperata da Salvatore Di Giacomo nella vita di Vincenzo Gemito (I ed. 1905). Nella casa dello scultore napoletano ogni sera si accendono, tra letterati artisti e semplici appassionati, amene «conversazioni», le quali Di Giacomo non esita a definire «pittoresche». Si condensa così, nella formula emblematica della «pittoresca conversazione», il senso profondo di quel prolifico e pluridisciplinare dialogo che produsse nella città partenopea esiti di indubbio valore.
La «pittoresca conversazione». Letteratura, teatro e arti figurative a Napoli tra Otto e Novecento / Caputo, Vincenzo. - (2014), pp. 1-196.
La «pittoresca conversazione». Letteratura, teatro e arti figurative a Napoli tra Otto e Novecento
CAPUTO, Vincenzo
2014
Abstract
Nella seconda metà dell’Ottocento e nella prima del Novecento il colloquio fittissimo tra letteratura, teatro e arti figurative determinò a Napoli la nascita di una sinergica comunità, la quale finì inevitabilmente per confrontarsi con le coeve riflessioni sia nazionali che europee. È un dialogo che può essere riassunto attraverso l’espressione adoperata da Salvatore Di Giacomo nella vita di Vincenzo Gemito (I ed. 1905). Nella casa dello scultore napoletano ogni sera si accendono, tra letterati artisti e semplici appassionati, amene «conversazioni», le quali Di Giacomo non esita a definire «pittoresche». Si condensa così, nella formula emblematica della «pittoresca conversazione», il senso profondo di quel prolifico e pluridisciplinare dialogo che produsse nella città partenopea esiti di indubbio valore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.