Gli scenari di rischio sono tradizionalmente connessi al verificarsi di un evento catastrofico (sismico, idraulico, geologico, ambientale, ….) ed agli effetti che questo produce sull’ambito di riferimento. Ai fini della redazione dei Piani di Emergenza Comunale e della consequenziale pianificazione urbanistica, finalizzata ad aumentare la resilienza territoriale, è quindi indispensabile procedere preliminarmente ad un’approfondita analisi ambientale e del contesto edilizio di riferimento, in modo da definire le diverse dinamiche evolutive che hanno condotto alla configurazione dell’attuale assetto territoriale ed urbano, certamente condizionato dagli eventi naturali occorsi nel tempo e dal progressivo adattamento del tessuto urbano. Le analisi ambientali definiscono i potenziali fattori naturali di rischio, in funzione dell’intensità e della probabilità di accadimento; le analisi del contesto urbano ed edilizio, partendo dall’assunto che l’impianto della città e la sua evoluzione è strettamente connessa all’originale potenzialità del territorio di accogliere gli insediamenti, ne definiscono la dinamica evolutiva e consentono di valutare la vulnerabilità e quindi il rischio in funzione dell’esposizione. L’analisi degli scenari di rischio è quindi una attività complessa, che comporta un indispensabile approccio interdisciplinare che consenta di integrare le diverse tematiche in un sistema articolato di informazioni che dovranno costituire la base di riferimento sia per il progettista del Piano di Emergenza Comunale sia per l’Amministrazione Comunale, che potrà definire una successiva fase di pianificazione urbana, infrastrutturale ed edilizia orientata alla riduzione del rischio ed all’aumento della resilienza. Sulla scorta di queste considerazioni, il Comune di Pozzuoli ha voluto affidare lo studio degli scenari di rischio al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel quale convergono le discipline connesse all’idraulica, alla scienza della terra e dell’edificato. Lo stesso Dipartimento ha designato il gruppo di ricerca, formato da: prof. ing. Giuseppe Del Giudice (idraulica), ing. Maria Polese (Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura - sismica), ing. Massimo Ramondini (geotecnica), prof. geol. Antonio Santo (geologia), ing. Roberto Castelluccio (edilizia) ed ha affidato a quest’ultimo la responsabilità scientifica delle attività. Nel corso del lavoro il gruppo di ricerca è stato integrato dall’arch. Franco De Simone (Funzionario Responsabile della Protezione Civile), dall’arch. Cinzia Craus (consulente alla Progettazione del Piano di Emergenza) e dalla dottoressa Rosella Nave (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano - Vulcanologia), a cui va il nostro ringraziamento per l’eccezionale collaborazione. Lo studio ha dunque analizzato gli scenari di rischio individuati dalla normativa nazionale e regionale - ad esclusione di quello connesso al bradisismo affidato agli studi dell’Osservatorio Vesuviano - con riferimento alle aree vaste, proponendo un approccio sistemico che ha consentito in particolare di sviluppare un’analisi integrata tra gli aspetti idraulici, geologici, sismici e del sistema edilizio residenziale. Quest’ultimo in particolare è stato trattato come un fattore di rischio trasversale a tutti gli scenari ed indipendente dal verificarsi di eventi critici che, determinato in base alle caratteristiche tipologiche, tecnologiche e manutentive del patrimonio edilizio residenziale, ha consentito di sviluppare una specifica valutazione della vulnerabilità urbana connessa esclusivamente agli aspetti edilizi che, in via speditiva, è stata definita “Vulnerabilità Edilizia Residenziale”. Lo studio è stato quindi sviluppato in cinque capitoli [Scenario Rischio Idraulico - Scenario Rischio Frane - Scenario Rischio Sismico - Contributo Geologico - Scenario Rischio Edilizio Residenziale] ed è stato posto alla base delle scelte progettuali del Piano di Emergenza del Comune di Pozzuoli. Si vuole in questa sede sottolineare in particolare l’interesse dell’approccio globale proposto nell’ambito dello studio, in quanto la mappatura della Vulnerabilità Edilizia Residenziale consente di individuare una possibile amplificazione locale degli impatti di un evento per effetto delle peculiari caratteristiche dell’edificato residenziale, in termini di danno aggiunto alle persone ed al sistema infrastrutturale di collegamento. Essa rappresenta, quindi, un prezioso supporto per l’Amministrazione locale per definire politiche ed interventi (manutenzione ordinaria e straordinaria, definizione di adeguati parametri edilizi per le nuove costruzioni) mirati al raggiungimento di un adeguato grado di resilienza territoriale, che consenta l’attuazione di politiche di sviluppo anche in un contesto urbano fortemente condizionato da rischi naturali ed antropici.
Rischio edilizio residenziale / Castelluccio, Roberto; Vitiello, Veronica. - (2017), pp. 121-158.
Rischio edilizio residenziale
CASTELLUCCIO, ROBERTOPrimo
;Vitiello, Veronica
2017
Abstract
Gli scenari di rischio sono tradizionalmente connessi al verificarsi di un evento catastrofico (sismico, idraulico, geologico, ambientale, ….) ed agli effetti che questo produce sull’ambito di riferimento. Ai fini della redazione dei Piani di Emergenza Comunale e della consequenziale pianificazione urbanistica, finalizzata ad aumentare la resilienza territoriale, è quindi indispensabile procedere preliminarmente ad un’approfondita analisi ambientale e del contesto edilizio di riferimento, in modo da definire le diverse dinamiche evolutive che hanno condotto alla configurazione dell’attuale assetto territoriale ed urbano, certamente condizionato dagli eventi naturali occorsi nel tempo e dal progressivo adattamento del tessuto urbano. Le analisi ambientali definiscono i potenziali fattori naturali di rischio, in funzione dell’intensità e della probabilità di accadimento; le analisi del contesto urbano ed edilizio, partendo dall’assunto che l’impianto della città e la sua evoluzione è strettamente connessa all’originale potenzialità del territorio di accogliere gli insediamenti, ne definiscono la dinamica evolutiva e consentono di valutare la vulnerabilità e quindi il rischio in funzione dell’esposizione. L’analisi degli scenari di rischio è quindi una attività complessa, che comporta un indispensabile approccio interdisciplinare che consenta di integrare le diverse tematiche in un sistema articolato di informazioni che dovranno costituire la base di riferimento sia per il progettista del Piano di Emergenza Comunale sia per l’Amministrazione Comunale, che potrà definire una successiva fase di pianificazione urbana, infrastrutturale ed edilizia orientata alla riduzione del rischio ed all’aumento della resilienza. Sulla scorta di queste considerazioni, il Comune di Pozzuoli ha voluto affidare lo studio degli scenari di rischio al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel quale convergono le discipline connesse all’idraulica, alla scienza della terra e dell’edificato. Lo stesso Dipartimento ha designato il gruppo di ricerca, formato da: prof. ing. Giuseppe Del Giudice (idraulica), ing. Maria Polese (Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura - sismica), ing. Massimo Ramondini (geotecnica), prof. geol. Antonio Santo (geologia), ing. Roberto Castelluccio (edilizia) ed ha affidato a quest’ultimo la responsabilità scientifica delle attività. Nel corso del lavoro il gruppo di ricerca è stato integrato dall’arch. Franco De Simone (Funzionario Responsabile della Protezione Civile), dall’arch. Cinzia Craus (consulente alla Progettazione del Piano di Emergenza) e dalla dottoressa Rosella Nave (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano - Vulcanologia), a cui va il nostro ringraziamento per l’eccezionale collaborazione. Lo studio ha dunque analizzato gli scenari di rischio individuati dalla normativa nazionale e regionale - ad esclusione di quello connesso al bradisismo affidato agli studi dell’Osservatorio Vesuviano - con riferimento alle aree vaste, proponendo un approccio sistemico che ha consentito in particolare di sviluppare un’analisi integrata tra gli aspetti idraulici, geologici, sismici e del sistema edilizio residenziale. Quest’ultimo in particolare è stato trattato come un fattore di rischio trasversale a tutti gli scenari ed indipendente dal verificarsi di eventi critici che, determinato in base alle caratteristiche tipologiche, tecnologiche e manutentive del patrimonio edilizio residenziale, ha consentito di sviluppare una specifica valutazione della vulnerabilità urbana connessa esclusivamente agli aspetti edilizi che, in via speditiva, è stata definita “Vulnerabilità Edilizia Residenziale”. Lo studio è stato quindi sviluppato in cinque capitoli [Scenario Rischio Idraulico - Scenario Rischio Frane - Scenario Rischio Sismico - Contributo Geologico - Scenario Rischio Edilizio Residenziale] ed è stato posto alla base delle scelte progettuali del Piano di Emergenza del Comune di Pozzuoli. Si vuole in questa sede sottolineare in particolare l’interesse dell’approccio globale proposto nell’ambito dello studio, in quanto la mappatura della Vulnerabilità Edilizia Residenziale consente di individuare una possibile amplificazione locale degli impatti di un evento per effetto delle peculiari caratteristiche dell’edificato residenziale, in termini di danno aggiunto alle persone ed al sistema infrastrutturale di collegamento. Essa rappresenta, quindi, un prezioso supporto per l’Amministrazione locale per definire politiche ed interventi (manutenzione ordinaria e straordinaria, definizione di adeguati parametri edilizi per le nuove costruzioni) mirati al raggiungimento di un adeguato grado di resilienza territoriale, che consenta l’attuazione di politiche di sviluppo anche in un contesto urbano fortemente condizionato da rischi naturali ed antropici.File | Dimensione | Formato | |
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