La malattia renovascolare può esprimersi con due quadri clinici: 1. ipertensione renovascolare, caratterizzata da ipertensione sistemica, secondaria a lesioni aterosclerotiche o displasiche delle arterie renali 2. nefropatia ischemica, caratterizzata prevalentemente da alterazioni della funzione renale, secondaria, spesso a lesioni aterosclerotiche. Stime della prevalenza della nefropatia ischemica derivano principalmente da autopsie e studi angiografici. Il principale obiettivo dello studio è quello di valutare sia la prevalenza della nefropatia ischemica nei pazienti con lesioni aterosclerotiche affetti da insufficienza renale cronica (IRC) sia le caratteristiche epidemiologiche e le tecniche radiologiche utilizzate per effettuare la diagnosi. Sono stati valutati 1607 pazienti, afferenti ad un’unica unità funzionale Nefrologica nel periodo 2008-2011. I criteri di inclusione erano: insufficienza renale cronica, presenza di lesione aterosclerotica in qualunque distretto vascolare. Erano esclusi dallo studio i pazienti trapiantati renali o in trattamento dialitico. Rispondevano ai criteri di inclusione n.283 pazienti. Di questo gruppo sono stati acquisiti:dati anagrafici, anamnestici, di laboratorio, di esami strumentali. La prevalenza della nefropatia ischemica era del 10.2% mentre nel 47.3% la causa di IRC rimaneva sconosciuta. Si rilevava una maggiore prevalenza della familiarità degli eventi cardiovascolari nei nefropatici ischemici 51.7% vs 36% della popolazione generale e della dislipidemia 79.3% vs 71%. Gli eventi cardiovascolari pregressi erano maggiori nella nefropatia ischemica 62.7% vs 34% della popolazione generale.Risultava minore la prevalenza dei diabetici 13,8% nella nefropatia ischemica rispetto il 34% della popolazione generale. Agli esami strumentali si era riscontrato una frequenza maggiore (58%) di esecuzione del doppler dell’arterie renali nella nefropatia ischemica con esiti positivi nel 89% dei pz contro il 56% della popolazione generale.Mentre nei pazienti con causa sconosciuta si era riscontrato un 41% di doppler arterie renali effettuati con una positività del 37%. La scintigrafia renale era stata eseguita nel24.1%della popolazione ischemica con esito positivo nel 100% dei casi,mentre il 14% della popolazione generale l’aveva eseguita e nel 50%di questi era risultata positivo. Una migliore conoscenza epidemiologica e valutazione diagnostica della nefropatia ischemica determinerebbe una riduzione della quota di diagnosi sconosciute di IRC.
LA NEFROPATIA ISCHEMICA IN PAZIENTI CON LESIONI ATEROSCLEROTICHE / Battaglia, Yuri; Errichiello, C.; Gregorio, M. G.; Scognamiglio, Bernadette; Assimakopoulos, G.; Cappellaio, Francesco; Russo, Domenico. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - (2012). (Intervento presentato al convegno 53° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROLOGIA tenutosi a . Milano, nel 3/6 ottobre 2012.).
LA NEFROPATIA ISCHEMICA IN PAZIENTI CON LESIONI ATEROSCLEROTICHE
BATTAGLIA, YURI;SCOGNAMIGLIO, BERNADETTE;CAPPELLAIO, FRANCESCO;RUSSO, DOMENICO
2012
Abstract
La malattia renovascolare può esprimersi con due quadri clinici: 1. ipertensione renovascolare, caratterizzata da ipertensione sistemica, secondaria a lesioni aterosclerotiche o displasiche delle arterie renali 2. nefropatia ischemica, caratterizzata prevalentemente da alterazioni della funzione renale, secondaria, spesso a lesioni aterosclerotiche. Stime della prevalenza della nefropatia ischemica derivano principalmente da autopsie e studi angiografici. Il principale obiettivo dello studio è quello di valutare sia la prevalenza della nefropatia ischemica nei pazienti con lesioni aterosclerotiche affetti da insufficienza renale cronica (IRC) sia le caratteristiche epidemiologiche e le tecniche radiologiche utilizzate per effettuare la diagnosi. Sono stati valutati 1607 pazienti, afferenti ad un’unica unità funzionale Nefrologica nel periodo 2008-2011. I criteri di inclusione erano: insufficienza renale cronica, presenza di lesione aterosclerotica in qualunque distretto vascolare. Erano esclusi dallo studio i pazienti trapiantati renali o in trattamento dialitico. Rispondevano ai criteri di inclusione n.283 pazienti. Di questo gruppo sono stati acquisiti:dati anagrafici, anamnestici, di laboratorio, di esami strumentali. La prevalenza della nefropatia ischemica era del 10.2% mentre nel 47.3% la causa di IRC rimaneva sconosciuta. Si rilevava una maggiore prevalenza della familiarità degli eventi cardiovascolari nei nefropatici ischemici 51.7% vs 36% della popolazione generale e della dislipidemia 79.3% vs 71%. Gli eventi cardiovascolari pregressi erano maggiori nella nefropatia ischemica 62.7% vs 34% della popolazione generale.Risultava minore la prevalenza dei diabetici 13,8% nella nefropatia ischemica rispetto il 34% della popolazione generale. Agli esami strumentali si era riscontrato una frequenza maggiore (58%) di esecuzione del doppler dell’arterie renali nella nefropatia ischemica con esiti positivi nel 89% dei pz contro il 56% della popolazione generale.Mentre nei pazienti con causa sconosciuta si era riscontrato un 41% di doppler arterie renali effettuati con una positività del 37%. La scintigrafia renale era stata eseguita nel24.1%della popolazione ischemica con esito positivo nel 100% dei casi,mentre il 14% della popolazione generale l’aveva eseguita e nel 50%di questi era risultata positivo. Una migliore conoscenza epidemiologica e valutazione diagnostica della nefropatia ischemica determinerebbe una riduzione della quota di diagnosi sconosciute di IRC.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.