La dissertazione della dott.ssa Ines Barletta è dedicata allo studio degli elementi omerici presenti nei primi cinque libri delle Etiopiche di Eliodoro di Emisa. I critici, analizzando solo le citazioni omeriche esplicite che si trovano nelle Etiopiche, avevano già riconosciuto nell'Odissea l'ipotesto su cui Eliodoro ha organizzato la struttura dell'intero romanzo. Per il resto, salvo alcuni casi specifici, gli studiosi si erano limitati a segnalare la presenza di singole riprese omeriche in maniera sporadica. Di qui è scaturita l'idea di uno studio sistematico dei richiami omerici presenti nelle Etiopiche, come strumento di analisi letteraria e linguistica del romanzo di Eliodoro. La scelta di concentrarsi sulla prima metà del romanzo è legittimata dalla struttura perfettamente bipartita dell'opera. La fine del libro 5, infatti, coincide con la fine del lungo racconto metadiegetico e retrospettivo di un personaggio di nome Calasiri, proprio come accade nell'Odissea, dove la fine del libro 12 corrisponde alla conclusione del Grande Racconto di Odisseo. Nell'introduzione la dott.ssa Barletta presenta lo status quaestionis e chiarisce quale sarà il metodo di indagine utilizzato. La dott.ssa Barletta suddivide i richiami omerici sulla base delle quattro categorie di intertestualità da lei rintracciate all'interno delle Etiopiche: A. citazioni esplicitamente dichiarate, con indicazione dell'autore; B. citazioni senza indicazione dell'autore; C. allusioni a passi omerici, con ripresa di termini ed espressioni omeriche; D. allusioni a contesti omerici, senza precise riprese terminologiche e spesso con parafrasi di espressioni omeriche. L'analisi degli elementi omerici è poi suddivisa in cinque capitoli, ciascuno dedicato a uno dei primi cinque libri delle Etiopiche. In ogni capitolo, che si apre con una breve presentazione della trama dello specifico libro, la dott.ssa Barletta esamina gli elementi omerici seguendo l'ordine narrativo e segnalando volta per volta in quale delle quattro categorie si iscriva il richiamo omerico in questione. Per ogni intertestualità la dott.ssa Barletta fornisce il passo greco di Eliodoro e quello omerico, con relativa traduzione e con indicazione dei contesti, soffermandosi sulle modalità con cui il romanziere introduce il richiamo a Omero e sulla specifica funzione per la quale sembra essere stato attivato quello specifico rapporto intertestuale. All'analisi di ciascun libro seguono una sezione di riepilogo (discorsiva) e una tabella sinottica (schematica) di tutte le intertestualità omeriche rintracciate. Nelle conclusioni, la dott.ssa Barletta ripercorre i risultati desumibili dalle analisi da lei sviluppate, sintetizzandoli attraverso i seguenti nuclei tematici: (1) il parallelismo tra i personaggi dei libri 1-5 delle Etiopiche e quelli dell'Iliade e dell'Odissea; (2) le sezioni dell'Iliade e dell'Odissea più richiamate nei primi cinque libri del romanzo; (3) i principali personaggi dei libri 1-5 delle Etiopiche che citano o alludono a Omero e i loro ascoltatori (particolare rilievo è dato qui alle figure di Calasiri, Teagene, Cariclea, Cnemone e Caricle); (4) la distribuzione percentuale dei diversi tipi di intertestualità omerica nei primi cinque libri delle Etiopiche (risulta prevalente la categoria C: Eliodoro, cioè, predilige l'allusione rispetto alla citazione e preferisce attingere alla specifica terminologia omerica piuttosto che parafrasarla). Il lavoro è completato da un elenco dei passi omerici ripresi da Eliodoro e da cinque tavole narratologiche, una per ciascuno dei primi cinque libri del romanzo. Nella sua tesi la dott.ssa Barletta ha cercato di offrire un contributo alla comprensione del profondo rapporto che intercorre tra le Etiopiche e i poemi omerici. Dall'analisi condotta emerge, infatti, che i richiami omerici riscontrabili nei primi cinque libri del romanzo, salvo poche eccezioni, non hanno una semplice funzione esornativa e sono definibili a pieno titolo 'intertestuali', perché consentono a Eliodoro di istituire parallelismi molto stretti tra i contesti e i personaggi delle Etiopiche e quelli dell'Iliade e dell'Odissea. Per questa via il romanziere ama innalzare il tono del racconto (talvolta rivendicando l'autonomia e la dignità letteraria del romanzo rispetto all'epos) o rovesciare ironicamente una situazione 'tragica' descritta da Omero. Le intertestualità hanno spesso una funzione metaletteraria, segnalando il paradigma omerico latente. In altre occasioni, invece, esse sono utilizzate dai personaggi del romanzo come importanti indizi per scoprire alcuni enigmi della storia di Cariclea.
Elementi omerici nelle Etiopiche di Eliodoro di Emisa (libri 1-5) / Massimilla, G.. - (2017).
Elementi omerici nelle Etiopiche di Eliodoro di Emisa (libri 1-5)
G. Massimilla
2017
Abstract
La dissertazione della dott.ssa Ines Barletta è dedicata allo studio degli elementi omerici presenti nei primi cinque libri delle Etiopiche di Eliodoro di Emisa. I critici, analizzando solo le citazioni omeriche esplicite che si trovano nelle Etiopiche, avevano già riconosciuto nell'Odissea l'ipotesto su cui Eliodoro ha organizzato la struttura dell'intero romanzo. Per il resto, salvo alcuni casi specifici, gli studiosi si erano limitati a segnalare la presenza di singole riprese omeriche in maniera sporadica. Di qui è scaturita l'idea di uno studio sistematico dei richiami omerici presenti nelle Etiopiche, come strumento di analisi letteraria e linguistica del romanzo di Eliodoro. La scelta di concentrarsi sulla prima metà del romanzo è legittimata dalla struttura perfettamente bipartita dell'opera. La fine del libro 5, infatti, coincide con la fine del lungo racconto metadiegetico e retrospettivo di un personaggio di nome Calasiri, proprio come accade nell'Odissea, dove la fine del libro 12 corrisponde alla conclusione del Grande Racconto di Odisseo. Nell'introduzione la dott.ssa Barletta presenta lo status quaestionis e chiarisce quale sarà il metodo di indagine utilizzato. La dott.ssa Barletta suddivide i richiami omerici sulla base delle quattro categorie di intertestualità da lei rintracciate all'interno delle Etiopiche: A. citazioni esplicitamente dichiarate, con indicazione dell'autore; B. citazioni senza indicazione dell'autore; C. allusioni a passi omerici, con ripresa di termini ed espressioni omeriche; D. allusioni a contesti omerici, senza precise riprese terminologiche e spesso con parafrasi di espressioni omeriche. L'analisi degli elementi omerici è poi suddivisa in cinque capitoli, ciascuno dedicato a uno dei primi cinque libri delle Etiopiche. In ogni capitolo, che si apre con una breve presentazione della trama dello specifico libro, la dott.ssa Barletta esamina gli elementi omerici seguendo l'ordine narrativo e segnalando volta per volta in quale delle quattro categorie si iscriva il richiamo omerico in questione. Per ogni intertestualità la dott.ssa Barletta fornisce il passo greco di Eliodoro e quello omerico, con relativa traduzione e con indicazione dei contesti, soffermandosi sulle modalità con cui il romanziere introduce il richiamo a Omero e sulla specifica funzione per la quale sembra essere stato attivato quello specifico rapporto intertestuale. All'analisi di ciascun libro seguono una sezione di riepilogo (discorsiva) e una tabella sinottica (schematica) di tutte le intertestualità omeriche rintracciate. Nelle conclusioni, la dott.ssa Barletta ripercorre i risultati desumibili dalle analisi da lei sviluppate, sintetizzandoli attraverso i seguenti nuclei tematici: (1) il parallelismo tra i personaggi dei libri 1-5 delle Etiopiche e quelli dell'Iliade e dell'Odissea; (2) le sezioni dell'Iliade e dell'Odissea più richiamate nei primi cinque libri del romanzo; (3) i principali personaggi dei libri 1-5 delle Etiopiche che citano o alludono a Omero e i loro ascoltatori (particolare rilievo è dato qui alle figure di Calasiri, Teagene, Cariclea, Cnemone e Caricle); (4) la distribuzione percentuale dei diversi tipi di intertestualità omerica nei primi cinque libri delle Etiopiche (risulta prevalente la categoria C: Eliodoro, cioè, predilige l'allusione rispetto alla citazione e preferisce attingere alla specifica terminologia omerica piuttosto che parafrasarla). Il lavoro è completato da un elenco dei passi omerici ripresi da Eliodoro e da cinque tavole narratologiche, una per ciascuno dei primi cinque libri del romanzo. Nella sua tesi la dott.ssa Barletta ha cercato di offrire un contributo alla comprensione del profondo rapporto che intercorre tra le Etiopiche e i poemi omerici. Dall'analisi condotta emerge, infatti, che i richiami omerici riscontrabili nei primi cinque libri del romanzo, salvo poche eccezioni, non hanno una semplice funzione esornativa e sono definibili a pieno titolo 'intertestuali', perché consentono a Eliodoro di istituire parallelismi molto stretti tra i contesti e i personaggi delle Etiopiche e quelli dell'Iliade e dell'Odissea. Per questa via il romanziere ama innalzare il tono del racconto (talvolta rivendicando l'autonomia e la dignità letteraria del romanzo rispetto all'epos) o rovesciare ironicamente una situazione 'tragica' descritta da Omero. Le intertestualità hanno spesso una funzione metaletteraria, segnalando il paradigma omerico latente. In altre occasioni, invece, esse sono utilizzate dai personaggi del romanzo come importanti indizi per scoprire alcuni enigmi della storia di Cariclea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.