Il contributo ricostruisce la vicenda relativa al dibattito sul 'decoro' urbano iniziato a Napoli nel tardo Settecento e alle disposizioni emanate a partire dal governo murattiano fino a quello di Ferdinando II ai fini della tutela delle vedute verso il Golfo. In particolare, l'autore ricostruisce le fasi della maturazione di un autentico primato napoletano in età preunitaria nel campo della salvaguardia, che giunge al suo apice con i rescritti borbonici relativi alla tutela delle strade di Posillipo, Capodichino, Ponti Rossi e Capodimonte (1841-42), e infine del corso Maria Teresa (1853), la nuova strada a nastro voluta da Ferdinando II a mezza costa tra colline e mare. Tali disposizioni non verranno mai abrogate, risultando anzi confermate in tutti i regolamenti edilizi della città fino al secondo dopoguerra. Purtroppo, ciò non ha impedito deprecabili episodi perpetrati a danno del paesaggio urbano negli anni '50.
Il nuovo sguardo dalle colline al mare tra Settecento e Ottocento: un primato napoletano nell'idea di salvaguardia del paesaggio urbano / Buccaro, Alfredo. - primo:(2017), pp. 113-118.
Il nuovo sguardo dalle colline al mare tra Settecento e Ottocento: un primato napoletano nell'idea di salvaguardia del paesaggio urbano
BUCCARO ALFREDO
2017
Abstract
Il contributo ricostruisce la vicenda relativa al dibattito sul 'decoro' urbano iniziato a Napoli nel tardo Settecento e alle disposizioni emanate a partire dal governo murattiano fino a quello di Ferdinando II ai fini della tutela delle vedute verso il Golfo. In particolare, l'autore ricostruisce le fasi della maturazione di un autentico primato napoletano in età preunitaria nel campo della salvaguardia, che giunge al suo apice con i rescritti borbonici relativi alla tutela delle strade di Posillipo, Capodichino, Ponti Rossi e Capodimonte (1841-42), e infine del corso Maria Teresa (1853), la nuova strada a nastro voluta da Ferdinando II a mezza costa tra colline e mare. Tali disposizioni non verranno mai abrogate, risultando anzi confermate in tutti i regolamenti edilizi della città fino al secondo dopoguerra. Purtroppo, ciò non ha impedito deprecabili episodi perpetrati a danno del paesaggio urbano negli anni '50.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.