Svincolarsi dai limiti dell’orizzonte nazionale muovendosi in una dimensione trans-regionale, privilegiare i processi storici frutto di interazioni tra diversi gruppi umani, liberarsi dal pregiudizio eurocentrico: questi, in sintesi, i presupposti della sfida posta negli ultimi decenni dalla world history al panorama storiografico contemporaneo. Il testo ricostruisce la genesi e l’evoluzione di questa nuova prospettiva di analisi storiografica che, se per l’ampliamento di scala e l’ispirazione globale si pone in linea di continuità con la tradizione ampiamente risalente della storia universale, se ne differenzia in ultima analisi profondamente e si configura come un genere affatto nuovo. L’analisi dei più significativi percorsi di ricerca attivati nell’ambito della new world history lascia emergere infatti come l’enfasi sulla dimensione trans-nazionale contribuisca a strutturare nuovi spazi dell’esperienza storica in cui, dallo studio delle migrazioni e delle diaspore a quello degli incontri culturali e delle reti globali, un ruolo chiave spetta ai concetti di movimento, meticciato, connessione. L’ampliamento di prospettiva caratteristico della world history implica peraltro un vero e proprio ribaltamento del tradizionale angolo visuale dell’analisi storica che impone di ripensare il racconto canonico della storia del mondo di impostazione prevalentemente eurocentrica. La storia delle vicende umane ricostruita nel testo lungo gli inediti scenari delineati dalla world history scardina così largamente gli assunti alla base del racconto teleologico della modernità occidentale, restituendo un ruolo di primo piano a soggetti extraeuropei tradizionalmente esclusi o lasciati sullo sfondo delle ricostruzioni storiche convenzionali. Accanto alle potenzialità e agli elementi di dirompente novità propri della world o global history, il volume non manca di riservare spazio ai dubbi e agli interrogativi che gravano su di essa e che emergono in maniera forte, ad esempio, se si volge lo sguardo al suo complesso rapporto con altre storiografie critiche, dal postcolonialismo agli area-studies, dalla storia sociale alla gender history, in cui è possibile rilevare aderenze e parziali sovrapposizioni, ma anche frizioni ed elementi di forte conflittualità.
World History. Le nuove rotte della storia / DI FIORE, Laura. - (2011), pp. 3-164.
World History. Le nuove rotte della storia
Di Fiore Laura, Meriggi Marco
2011
Abstract
Svincolarsi dai limiti dell’orizzonte nazionale muovendosi in una dimensione trans-regionale, privilegiare i processi storici frutto di interazioni tra diversi gruppi umani, liberarsi dal pregiudizio eurocentrico: questi, in sintesi, i presupposti della sfida posta negli ultimi decenni dalla world history al panorama storiografico contemporaneo. Il testo ricostruisce la genesi e l’evoluzione di questa nuova prospettiva di analisi storiografica che, se per l’ampliamento di scala e l’ispirazione globale si pone in linea di continuità con la tradizione ampiamente risalente della storia universale, se ne differenzia in ultima analisi profondamente e si configura come un genere affatto nuovo. L’analisi dei più significativi percorsi di ricerca attivati nell’ambito della new world history lascia emergere infatti come l’enfasi sulla dimensione trans-nazionale contribuisca a strutturare nuovi spazi dell’esperienza storica in cui, dallo studio delle migrazioni e delle diaspore a quello degli incontri culturali e delle reti globali, un ruolo chiave spetta ai concetti di movimento, meticciato, connessione. L’ampliamento di prospettiva caratteristico della world history implica peraltro un vero e proprio ribaltamento del tradizionale angolo visuale dell’analisi storica che impone di ripensare il racconto canonico della storia del mondo di impostazione prevalentemente eurocentrica. La storia delle vicende umane ricostruita nel testo lungo gli inediti scenari delineati dalla world history scardina così largamente gli assunti alla base del racconto teleologico della modernità occidentale, restituendo un ruolo di primo piano a soggetti extraeuropei tradizionalmente esclusi o lasciati sullo sfondo delle ricostruzioni storiche convenzionali. Accanto alle potenzialità e agli elementi di dirompente novità propri della world o global history, il volume non manca di riservare spazio ai dubbi e agli interrogativi che gravano su di essa e che emergono in maniera forte, ad esempio, se si volge lo sguardo al suo complesso rapporto con altre storiografie critiche, dal postcolonialismo agli area-studies, dalla storia sociale alla gender history, in cui è possibile rilevare aderenze e parziali sovrapposizioni, ma anche frizioni ed elementi di forte conflittualità.File | Dimensione | Formato | |
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