Tra i grandi limiti che autorevoli studiosi attribuiscono sia alla scuola sia alla università dei Paesi occidentali degli ultimi anni vi sarebbero: 1. aver rinunciato a problematizzare, ponendo sempre meno domande e riducendo di fatto la capacità di insegnare e “produrre” conoscenza comprendendone innanzitutto il significato; 2. aver confinato il pensiero critico, a tutto vantaggio del pensiero computazionale, lasciando che la razionalizzazione distruggesse la razionalità, facendo prevalere il calcolo, in particolare quello economico, sul pensiero filosofico. Il lavoro cerca di offrire un contributo al dibattito scientifico e professionale sul tema del cambiamento, provando a evidenziare una riflessione, in verità un po’ latente, nell’ottica di superamento delle due criticità appena segnalate, entrambe riferibili alle trasformazioni sociali che ci hanno riguardato nei lustri più recenti; ciò può essere fatto occupandosi non tanto delle origini delle stesse – cosa che comunque sarebbe di grande stimolo e utilità – quanto di come queste siano da mettere in relazione con l’impresa e in particolare con la recente degenerazione, parola qui utilizzata non necessariamente in senso dispregiativo, dei propri fini. In questa direzione, un brevissimo esercizio di “problematizzazione critica” può essere svolto sulla vita, e dunque sul cambiamento, dell’impresa contemporanea.

L’impresa può avere consapevolezza del cambiamento? / Ricci, Paolo. - (2016), pp. 25-27.

L’impresa può avere consapevolezza del cambiamento?

Paolo Ricci
2016

Abstract

Tra i grandi limiti che autorevoli studiosi attribuiscono sia alla scuola sia alla università dei Paesi occidentali degli ultimi anni vi sarebbero: 1. aver rinunciato a problematizzare, ponendo sempre meno domande e riducendo di fatto la capacità di insegnare e “produrre” conoscenza comprendendone innanzitutto il significato; 2. aver confinato il pensiero critico, a tutto vantaggio del pensiero computazionale, lasciando che la razionalizzazione distruggesse la razionalità, facendo prevalere il calcolo, in particolare quello economico, sul pensiero filosofico. Il lavoro cerca di offrire un contributo al dibattito scientifico e professionale sul tema del cambiamento, provando a evidenziare una riflessione, in verità un po’ latente, nell’ottica di superamento delle due criticità appena segnalate, entrambe riferibili alle trasformazioni sociali che ci hanno riguardato nei lustri più recenti; ciò può essere fatto occupandosi non tanto delle origini delle stesse – cosa che comunque sarebbe di grande stimolo e utilità – quanto di come queste siano da mettere in relazione con l’impresa e in particolare con la recente degenerazione, parola qui utilizzata non necessariamente in senso dispregiativo, dei propri fini. In questa direzione, un brevissimo esercizio di “problematizzazione critica” può essere svolto sulla vita, e dunque sul cambiamento, dell’impresa contemporanea.
2016
887-54-9059-36
L’impresa può avere consapevolezza del cambiamento? / Ricci, Paolo. - (2016), pp. 25-27.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
L'impresa può avere consapevolezza del cambiamento_Ricci.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Accesso privato/ristretto
Dimensione 2.3 MB
Formato Adobe PDF
2.3 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/698943
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact