Nel contributo l'autore ricostruisce il mecenatismo artistico di Filippo di Taranto. Mettendo a sistema in una visione organica, intrecciata con le vicende storiche del Regno, le diverse azioni in questo campo dell'illustre principe angioino, oggetto finora di sfocata attenzione da parte della critica, l'A. riesce a portare allo scoperto la sottile e attenta strategia autopromozionale da lui perseguita, in competizione con il fratello, re Roberto d'Angiò. In questa ricognizione un particolare significato assumono le imprese pubbliche di Santa Maria del Casale a Brindisi, dell'abbazia di Montevergine e infine della Cappella di San Ludovico nel Duomo di Napoli.
Il mecenatismo artistico di Filippo I d'Angiò (1276-1331), principe di Taranto e imperatore di Costantinopoli / Aceto, Francesco. - (2018), pp. 965-985.
Il mecenatismo artistico di Filippo I d'Angiò (1276-1331), principe di Taranto e imperatore di Costantinopoli
Francesco Aceto
2018
Abstract
Nel contributo l'autore ricostruisce il mecenatismo artistico di Filippo di Taranto. Mettendo a sistema in una visione organica, intrecciata con le vicende storiche del Regno, le diverse azioni in questo campo dell'illustre principe angioino, oggetto finora di sfocata attenzione da parte della critica, l'A. riesce a portare allo scoperto la sottile e attenta strategia autopromozionale da lui perseguita, in competizione con il fratello, re Roberto d'Angiò. In questa ricognizione un particolare significato assumono le imprese pubbliche di Santa Maria del Casale a Brindisi, dell'abbazia di Montevergine e infine della Cappella di San Ludovico nel Duomo di Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.