Il volume è dedicato allo sconosciuto postillato autografo della prima edizione delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo (Venezia, 1525), recentemente emerso dal mercato antiquario e poi acquistato dallo Stato (attualmente è in deposito presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia). I frequenti interventi di mano del Bembo negli ampi margini dei fogli permettono di ricostruire non solo le modifiche testuali che confluirono nella seconda e nella terza edizione (Venezia, 1538 e Firenze, 1549), ma anche di venire a conoscenza di riflessioni linguistiche e di rimandi a passi di opere prese a modello finora ignoti. Lo studio di carattere filologico è preceduto da un’accurata ricostruzione della storia del postillato e seguito da un’analisi paleografica delle notazioni del Bembo, che – attraverso una metodologia sperimentale - consente di ricostruirne la stratificazione cronologica. La sezione paleografica, che si estende per più di cinquanta pagine, propone un dettagliato esame della scrittura del cardinale veneziano, con riferimenti riguardanti anche la morfologia delle maiuscole e delle cifre arabiche. La ricostruzione del quadro di sviluppo diacronico è compiuta grazie ad un confronto tra le postille presenti nel postillato e la testimonianza offerta da 391 lettere autografe di Bembo, conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Nell'ultima parte si propone un tentativo di classificazione dei segni di richiamo presenti nei margini e in corpo testuale, entrando in presa diretta nel laboratorio dell'autore.
Bembo ritrovato. Il postillato autografo delle Prose / Cursi, Marco; Pulsoni, Carlo; Bertolo, Fabio Massimo. - (2018).
Bembo ritrovato. Il postillato autografo delle Prose
Cursi, Marco;
2018
Abstract
Il volume è dedicato allo sconosciuto postillato autografo della prima edizione delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo (Venezia, 1525), recentemente emerso dal mercato antiquario e poi acquistato dallo Stato (attualmente è in deposito presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia). I frequenti interventi di mano del Bembo negli ampi margini dei fogli permettono di ricostruire non solo le modifiche testuali che confluirono nella seconda e nella terza edizione (Venezia, 1538 e Firenze, 1549), ma anche di venire a conoscenza di riflessioni linguistiche e di rimandi a passi di opere prese a modello finora ignoti. Lo studio di carattere filologico è preceduto da un’accurata ricostruzione della storia del postillato e seguito da un’analisi paleografica delle notazioni del Bembo, che – attraverso una metodologia sperimentale - consente di ricostruirne la stratificazione cronologica. La sezione paleografica, che si estende per più di cinquanta pagine, propone un dettagliato esame della scrittura del cardinale veneziano, con riferimenti riguardanti anche la morfologia delle maiuscole e delle cifre arabiche. La ricostruzione del quadro di sviluppo diacronico è compiuta grazie ad un confronto tra le postille presenti nel postillato e la testimonianza offerta da 391 lettere autografe di Bembo, conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Nell'ultima parte si propone un tentativo di classificazione dei segni di richiamo presenti nei margini e in corpo testuale, entrando in presa diretta nel laboratorio dell'autore.File | Dimensione | Formato | |
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