Pensiero caring ed educazione affettiva nel progetto della Philosophy for Children

Il costrutto di pensiero caring è stato presentato per la prima volta da Matthew Lipman alla Sixth International Conference on Thinking in Boston nel 1991 e successivamente formalizzato nell’articolo Caring as Thinking apparso su “Inquiry” nel 19952. Qui Lipman descrive il pensiero caring come una dimensione essenziale di quello che definisce “pensiero di alto livello”, realtà composita, all’interno della quale si interfacciano tre dimensioni: una dimensione critica, una dimensione creativa, e una dimensione caring. Questa tripartizione, riferita agli ideali regolativi codificati dal pensiero Greco (vero, bello, buono) e alla tre aree della speculazione filosofica (logica, estetica, etica), mette in evidenza anche tre specifiche focalizzazioni dei processi di pensiero: sulla tecnica, sull’invenzione, sull’impegno. Il focus del pensiero caring è, quindi, sull’impegno (sostenuto da una forte spinta emotiva e motivazionale), che deriva dall’attribuire importanza e valore alle cose e alle persone (alle quali ci si sente in qualche modo connessi, anche attraverso una disposizione empatica), dall’assumere una precisa responsabilità nei confronti delle persone e delle cose.