L’esperienza maturata nel settembre 2017 a Cortona nell’ambito del Workshop organizzato da Bianca Gioia Marino nella Fortezza di Girifalco, è stata particolarmente proficua e interessante. Le motivazioni vanno ricercate in una serie di fattori: il primo riguarda il rapporto con il paesaggio toscano e, segnatamente, con quello della Val di Chiana, per le valenze di carattere naturale, per il valore della sua architettura stratificata - che spazia da quella rurale a quella monumentale - e per la qualità della tanta “prosa” diffusa, che racconta i piccoli e medi borghi o paesi che traggono le proprie origini dall’ epoca etrusca. Altro aspetto di grande interesse è dato dal valore della fortezza di Girifalco di origine medicea interessante baluardo difensivo, espressione della cultura ingegneristica militare rinascimentale e del suo contesto ambientale. Scoprirla, visitarla, analizzarla, leggerla, il convivere nell’aurea immaginifica di grandi personaggi da Luca Signorelli a Pietro da Cortona che hanno intriso i luoghi di valori. Ancora di grande interesse e stimolo è stato raccogliere le riflessioni, le proposte, le osservazioni, dei partecipanti - laureati e laureandi, specializzati o dottorandi giunti al workshop dopo un’attenta selezione critica e meritocratica - ed il confronto con i loro strumenti conoscitivi e le ipotesi progettuali. I seminari, tenuti da personaggi della cultura internazionale, ci hanno consentito di seguire relazioni tematiche inerenti la fortezza o il paesaggio, talvolta inerenti le tecniche e le metodologie del restauro, senza mai trascurare il valore della storia e delineando sistemi di lettura del monumento sia di carattere materiale che immateriale, affrontando l’apporto di nuove interpretazioni storiografiche lette con strumenti sia classici e canonici che nuovi finalizzati a porre maggiore attenzione alle istanze di carattere etico e culturale. In questo contesto l’apporto che ho ritenuto fornire nell’ambito dei seminari riguarda un intervento legato ad un filone di ricerca, sviluppato da me in tempi recenti, che interessa la storiografia contemporanea e già in parte presentata in occasione di un recente convegno.
Cinematografia e paesaggio/ Cinematography and Landscape / Castagnaro, Alessandro. - (2018), pp. 59-64.
Cinematografia e paesaggio/ Cinematography and Landscape
ALESSANDRO Castagnaro
Writing – Original Draft Preparation
2018
Abstract
L’esperienza maturata nel settembre 2017 a Cortona nell’ambito del Workshop organizzato da Bianca Gioia Marino nella Fortezza di Girifalco, è stata particolarmente proficua e interessante. Le motivazioni vanno ricercate in una serie di fattori: il primo riguarda il rapporto con il paesaggio toscano e, segnatamente, con quello della Val di Chiana, per le valenze di carattere naturale, per il valore della sua architettura stratificata - che spazia da quella rurale a quella monumentale - e per la qualità della tanta “prosa” diffusa, che racconta i piccoli e medi borghi o paesi che traggono le proprie origini dall’ epoca etrusca. Altro aspetto di grande interesse è dato dal valore della fortezza di Girifalco di origine medicea interessante baluardo difensivo, espressione della cultura ingegneristica militare rinascimentale e del suo contesto ambientale. Scoprirla, visitarla, analizzarla, leggerla, il convivere nell’aurea immaginifica di grandi personaggi da Luca Signorelli a Pietro da Cortona che hanno intriso i luoghi di valori. Ancora di grande interesse e stimolo è stato raccogliere le riflessioni, le proposte, le osservazioni, dei partecipanti - laureati e laureandi, specializzati o dottorandi giunti al workshop dopo un’attenta selezione critica e meritocratica - ed il confronto con i loro strumenti conoscitivi e le ipotesi progettuali. I seminari, tenuti da personaggi della cultura internazionale, ci hanno consentito di seguire relazioni tematiche inerenti la fortezza o il paesaggio, talvolta inerenti le tecniche e le metodologie del restauro, senza mai trascurare il valore della storia e delineando sistemi di lettura del monumento sia di carattere materiale che immateriale, affrontando l’apporto di nuove interpretazioni storiografiche lette con strumenti sia classici e canonici che nuovi finalizzati a porre maggiore attenzione alle istanze di carattere etico e culturale. In questo contesto l’apporto che ho ritenuto fornire nell’ambito dei seminari riguarda un intervento legato ad un filone di ricerca, sviluppato da me in tempi recenti, che interessa la storiografia contemporanea e già in parte presentata in occasione di un recente convegno.File | Dimensione | Formato | |
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