L’essenziale necessità dell’architetto di disvelare le sfuggenti mescolanze e sovrapposizioni di una costruzione sedimentata nel tempo, arrestandone nell’ordine di un disegno la molteplicità delle connessioni ed compenetrazioni tra i vari ‘livelli’ spaziali e temporali che concorrono a rendere conoscibile l’identità di un luogo, si avverte fortissima visitando il sito eremitico allo studio. L’esigenza di approfondire la comprensione del sito descritto attraverso un atto interpretativo ‘significante’, che attinga insieme alle componenti fisiche ed esplicite dell’architettura, quelle meno immediatamente tangibili o quasi segrete, quale la suggestione della memoria, conduce ad operare dei ‘tagli orientati’ nell’oggetto indagato. Tagli disciplinari, tematici, oppure strettamente interpretativi, quasi pretesi dalla capacità evocativa delle enigmatiche cavità conformate nel tufo. Mediante il disegno dal vero ci si può certo avvicinare ai significati latenti di un sito così ricco di storia. Ma, parallelamente, per pervenire alla conoscenza di questo unicum architettonico-archeologico-paesaggistico si impone un taglio di tipo geometrico. Un taglio in grado di sezionare, seppure virtualmente, la sua concretezza oggettuale, per indagarne i piani sequenziali, i passaggi, i cambi di quota.
Una sezione sulla storia. L’eremo rupestre di S. Maria di Pietraspaccata a Marano di Napoli / DELLA CORTE, Teresa. - (2013), pp. 280-285.
Una sezione sulla storia. L’eremo rupestre di S. Maria di Pietraspaccata a Marano di Napoli
Teresa Della Corte
2013
Abstract
L’essenziale necessità dell’architetto di disvelare le sfuggenti mescolanze e sovrapposizioni di una costruzione sedimentata nel tempo, arrestandone nell’ordine di un disegno la molteplicità delle connessioni ed compenetrazioni tra i vari ‘livelli’ spaziali e temporali che concorrono a rendere conoscibile l’identità di un luogo, si avverte fortissima visitando il sito eremitico allo studio. L’esigenza di approfondire la comprensione del sito descritto attraverso un atto interpretativo ‘significante’, che attinga insieme alle componenti fisiche ed esplicite dell’architettura, quelle meno immediatamente tangibili o quasi segrete, quale la suggestione della memoria, conduce ad operare dei ‘tagli orientati’ nell’oggetto indagato. Tagli disciplinari, tematici, oppure strettamente interpretativi, quasi pretesi dalla capacità evocativa delle enigmatiche cavità conformate nel tufo. Mediante il disegno dal vero ci si può certo avvicinare ai significati latenti di un sito così ricco di storia. Ma, parallelamente, per pervenire alla conoscenza di questo unicum architettonico-archeologico-paesaggistico si impone un taglio di tipo geometrico. Un taglio in grado di sezionare, seppure virtualmente, la sua concretezza oggettuale, per indagarne i piani sequenziali, i passaggi, i cambi di quota.File | Dimensione | Formato | |
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