Sulla ‘storia’ della regula iuris ‘ius soli sequetur aedificium’ costruita grazie alla creativa attività giusdicente del pretore romano e del complesso lavorìo della giurisprudenza e favorita già dalle prime concessioni prodromiche della superficies che, a partire dall’età repubblicana, interessavano suolo pubblico ad aedificandum in favore di privati dietro pagamento di un vectigal. Si riusciva così a conciliare la natura indisponibile del suolo appartenente all’autorità pubblica con la possibilità dei privati di usare le costruzioni create su quest’ultimo, con evidente vantaggio economico della comunità scaturente dal pagamento di un canone.
‘Ius soli sequetur aedificium’: una regula iuris nella storia dell’urbanistica romana / Santini, P.. - (2019).
‘Ius soli sequetur aedificium’: una regula iuris nella storia dell’urbanistica romana
P. SANTINI
2019
Abstract
Sulla ‘storia’ della regula iuris ‘ius soli sequetur aedificium’ costruita grazie alla creativa attività giusdicente del pretore romano e del complesso lavorìo della giurisprudenza e favorita già dalle prime concessioni prodromiche della superficies che, a partire dall’età repubblicana, interessavano suolo pubblico ad aedificandum in favore di privati dietro pagamento di un vectigal. Si riusciva così a conciliare la natura indisponibile del suolo appartenente all’autorità pubblica con la possibilità dei privati di usare le costruzioni create su quest’ultimo, con evidente vantaggio economico della comunità scaturente dal pagamento di un canone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.