Il contributo si propone di delineare l’eredità culturale ed il patrimonio scientifico che Giotto Dainelli, geologo, geografo ed esploratore, ha lasciato a Napoli. Dainelli, infatti, ricoprì solo per un triennio (1921-1924) la cattedra di geologia nell’Ateneo Federiciano; tuttavia, un ingente patrimonio di diapositive su vetro, estratti, libri, documenti attestano l’influenza che ha avuto per i geologi e i geografi dell’accademia partenopea. Questo patrimonio si è stratificato in due biblioteche - la Biblioteca dell’ex Istituto di Geologia e la Biblioteca dell’ex Istituto di Geografia - attraverso percorsi non sempre lineari. A partire dall’analisi del patrimonio bibliotecario, è stato ricostruito il periodo napoletano di Giotto Dainelli, le collaborazioni e le amicizie all’interno del mondo accademico, i luoghi che amava frequentare, tra cui l’ex monastero di San Marcellino (sede dell’Istituto di Geologia). Per tali ragioni, si auspica che proprio nel Complesso di San Marcellino possa essere ricollocato il patrimonio bibliotecario riconducibile a Giotto Dainelli per promuoverne una valorizzazione integrata. This article sets out to describe the scientific and cultural heritage left to Naples by Giotto Dainelli, geologist, geographer and explorer. Although Dainelli only spent three years at Federico II University (1921-1924), he left a rich collection of photographic plates, scientific articles, books and documents which had a great influence on the other geologists and geographers who taught there. The collection has been gradually built up in two libraries - the Library of the ex-Institute of Geography and the Library of the ex-Istitute of Geology - through different means and over different time periods. By analysing the material in the Libraries, the article attemps to reconstruct the Giotto Dainelli's three years in Naples, the collaborations and friendships formed within the world of academia, the placed he liked to frequent. Particular attention is given to the ex-monastery of San Marcellino, which became the site of the Istitute of Geology. Indeed, the San Marcellino Buildings Complex would be the ideal place to bring the entire Dainelli collection together under one roof, so that it can be truly appreciated and valued.
L’eredità culturale e scientifica di Giotto Dainelli a Napoli (1921-1924). Un percorso tra geografia e geologia nell’Ateneo Federiciano / Ronza, Maria. - LVI:(2019), pp. 187-200.
L’eredità culturale e scientifica di Giotto Dainelli a Napoli (1921-1924). Un percorso tra geografia e geologia nell’Ateneo Federiciano
ronza
2019
Abstract
Il contributo si propone di delineare l’eredità culturale ed il patrimonio scientifico che Giotto Dainelli, geologo, geografo ed esploratore, ha lasciato a Napoli. Dainelli, infatti, ricoprì solo per un triennio (1921-1924) la cattedra di geologia nell’Ateneo Federiciano; tuttavia, un ingente patrimonio di diapositive su vetro, estratti, libri, documenti attestano l’influenza che ha avuto per i geologi e i geografi dell’accademia partenopea. Questo patrimonio si è stratificato in due biblioteche - la Biblioteca dell’ex Istituto di Geologia e la Biblioteca dell’ex Istituto di Geografia - attraverso percorsi non sempre lineari. A partire dall’analisi del patrimonio bibliotecario, è stato ricostruito il periodo napoletano di Giotto Dainelli, le collaborazioni e le amicizie all’interno del mondo accademico, i luoghi che amava frequentare, tra cui l’ex monastero di San Marcellino (sede dell’Istituto di Geologia). Per tali ragioni, si auspica che proprio nel Complesso di San Marcellino possa essere ricollocato il patrimonio bibliotecario riconducibile a Giotto Dainelli per promuoverne una valorizzazione integrata. This article sets out to describe the scientific and cultural heritage left to Naples by Giotto Dainelli, geologist, geographer and explorer. Although Dainelli only spent three years at Federico II University (1921-1924), he left a rich collection of photographic plates, scientific articles, books and documents which had a great influence on the other geologists and geographers who taught there. The collection has been gradually built up in two libraries - the Library of the ex-Institute of Geography and the Library of the ex-Istitute of Geology - through different means and over different time periods. By analysing the material in the Libraries, the article attemps to reconstruct the Giotto Dainelli's three years in Naples, the collaborations and friendships formed within the world of academia, the placed he liked to frequent. Particular attention is given to the ex-monastery of San Marcellino, which became the site of the Istitute of Geology. Indeed, the San Marcellino Buildings Complex would be the ideal place to bring the entire Dainelli collection together under one roof, so that it can be truly appreciated and valued.File | Dimensione | Formato | |
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