L’ascesa inarrestabile delle piattaforme digitali in ambito finanziario solleva domande sulla natura delle attività e dei servizi offerti e di come esse generano il loro valore. L’economia delle piattaforme sfugge a consuete definizioni. Ciò che in particolar modo distingue i nuovi operatori digitali da quelli tradizionali è la loro intrinseca capacità di trasformare i mercati, le imprese che producono beni e servizi e le relative transazioni. Questo tumultuoso processo di innovazione rende, pertanto, necessarie misure di manutenzione delle regole vigenti, che altrimenti diverrebbero obsolete, e sussume come improcastinabile un intervento dei regolatori volto a favorire la standardizzazione e le interoperabilità, in funzione della promozione ordinata del mercato stesso. L’indirizzo attendista (wait and see) fino ad ora assunto dai policy maker (generativo di rischi) si infrange con interessi contrapposti, che sono spesso di sistema. Si pensi, innanzitutto, all’imprescindibile esigenza di garantire stabilità finanziaria al mercato. O, ancora, alla necessità di favorire il raggiungimento di un effettivo level playing field escludendo dal mercato quegli operatori dallo scarso valore reputazionale. Come la relazione intende dimostrare, la creazione di un “Mercato unico tecnologico dei servizi finanziari” richiede un approccio regolamentare innovativo e al “passo con i tempi”; così pure, in un’ottica di cooperazione transfrontaliera, i modelli di vigilanza vanno ripensati per comprendere appieno i “messaggi” e le “novità” che l’esperienza concreta offre.

Fintech, filiere di valore e piattaforme digitali. Verso la costruzione di un nuovo paradigma regolamentare e di vigilanza / Scipione, Luigi. - (2019). (Intervento presentato al convegno Profili generali e tendenze evolutive della regolazione dei mercati finanziari tenutosi a Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (Caserta) nel 27 novembre 2019).

Fintech, filiere di valore e piattaforme digitali. Verso la costruzione di un nuovo paradigma regolamentare e di vigilanza

SCIPIONE Luigi
2019

Abstract

L’ascesa inarrestabile delle piattaforme digitali in ambito finanziario solleva domande sulla natura delle attività e dei servizi offerti e di come esse generano il loro valore. L’economia delle piattaforme sfugge a consuete definizioni. Ciò che in particolar modo distingue i nuovi operatori digitali da quelli tradizionali è la loro intrinseca capacità di trasformare i mercati, le imprese che producono beni e servizi e le relative transazioni. Questo tumultuoso processo di innovazione rende, pertanto, necessarie misure di manutenzione delle regole vigenti, che altrimenti diverrebbero obsolete, e sussume come improcastinabile un intervento dei regolatori volto a favorire la standardizzazione e le interoperabilità, in funzione della promozione ordinata del mercato stesso. L’indirizzo attendista (wait and see) fino ad ora assunto dai policy maker (generativo di rischi) si infrange con interessi contrapposti, che sono spesso di sistema. Si pensi, innanzitutto, all’imprescindibile esigenza di garantire stabilità finanziaria al mercato. O, ancora, alla necessità di favorire il raggiungimento di un effettivo level playing field escludendo dal mercato quegli operatori dallo scarso valore reputazionale. Come la relazione intende dimostrare, la creazione di un “Mercato unico tecnologico dei servizi finanziari” richiede un approccio regolamentare innovativo e al “passo con i tempi”; così pure, in un’ottica di cooperazione transfrontaliera, i modelli di vigilanza vanno ripensati per comprendere appieno i “messaggi” e le “novità” che l’esperienza concreta offre.
2019
Fintech, filiere di valore e piattaforme digitali. Verso la costruzione di un nuovo paradigma regolamentare e di vigilanza / Scipione, Luigi. - (2019). (Intervento presentato al convegno Profili generali e tendenze evolutive della regolazione dei mercati finanziari tenutosi a Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (Caserta) nel 27 novembre 2019).
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