Questo contributo vuole evidenziare come, nell’età delle platform society, del surveillance capitalism, del neurocapitalismo, del capita- lismo bio–cognitivo, per citare solo alcune delle più recenti letture della società neoliberale liquefatta nella rete e/o dalla rete, si stia assistendo a una profonda riconfigurazione dei sistemi di educazione formale e, nello stesso tempo, ad una esplosione delle opportunità di apprendimento e formazione “fuori” da quei sistemi. Questa riconfi- gurazione si propone di chiamarla sinteticamente post–educazione, con ciò volendo anche richiamare quello scivolamento dalle “società disciplinari” alle “società del controllo” evocato da Deleuze ben pri- ma che il fenomeno della rete assumesse quelle dimensioni tali da poter fare appunto parlare di una nuova era del sociale. Riprendendo la curvatura che Foucault ha dato nei suoi studi e ricerche dopo il periodo genealogico centrato sui dispositivi disciplinari, tra cui la scuola, per riorientarli verso la questione del governo nella duplice dimensione di governo biopolitico della popolazione e di governo etico del sé e degli altri, l’immagine della società del controllo torna utile proprio leggere la funzione di “soggettivazione” giocata dalla post–educazione. La digital education, infatti, modifica, ampia, distorce o magari pluralizza i processi di fissazione identitaria della educazione disciplinare.
Tras–formazione a vita. Post–educazione e governo etico / Serpieri, Roberto. - (2019), pp. 177-194. [10.4399/978882552907414]
Tras–formazione a vita. Post–educazione e governo etico
Serpieri roberto
2019
Abstract
Questo contributo vuole evidenziare come, nell’età delle platform society, del surveillance capitalism, del neurocapitalismo, del capita- lismo bio–cognitivo, per citare solo alcune delle più recenti letture della società neoliberale liquefatta nella rete e/o dalla rete, si stia assistendo a una profonda riconfigurazione dei sistemi di educazione formale e, nello stesso tempo, ad una esplosione delle opportunità di apprendimento e formazione “fuori” da quei sistemi. Questa riconfi- gurazione si propone di chiamarla sinteticamente post–educazione, con ciò volendo anche richiamare quello scivolamento dalle “società disciplinari” alle “società del controllo” evocato da Deleuze ben pri- ma che il fenomeno della rete assumesse quelle dimensioni tali da poter fare appunto parlare di una nuova era del sociale. Riprendendo la curvatura che Foucault ha dato nei suoi studi e ricerche dopo il periodo genealogico centrato sui dispositivi disciplinari, tra cui la scuola, per riorientarli verso la questione del governo nella duplice dimensione di governo biopolitico della popolazione e di governo etico del sé e degli altri, l’immagine della società del controllo torna utile proprio leggere la funzione di “soggettivazione” giocata dalla post–educazione. La digital education, infatti, modifica, ampia, distorce o magari pluralizza i processi di fissazione identitaria della educazione disciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.